17:00 – Dopo la rete segnata contro l’Aston Villa, Andriy Yarmolenko ha alzato le braccia al cielo in segno di dedica alle vittime del conflitto. Poi è scoppiato in lacrime, in mezzo agli abbracci dei compagni (qui l’articolo completo e il video)
11.45 – La Juventus, dopo l’annuncio dell’iniziativa nella giornata di ieri, ha comunicato l’arrivo in Italia della carovana degli 80 profughi ucraini, che verranno ospitati in hotel nel comune di La Morra, in provincia di Cuneo. Di seguito, il comunicato del club bianconero: “Sono arrivati nella mattinata di oggi a La Morra, in provincia di Cuneo, i bus che, venerdì, avevano lasciato la Continassa con destinazione Zahony, Ungheria, nei pressi del confine con l’Ucraina, e che ieri sono ripartiti verso l’Italia“.
“Un viaggio di 2800 chilometri, fra andata e ritorno, che ha permesso di portare in Italia circa 80 persone, in stragrande maggioranza bambine, bambini e ragazzi, insieme ad alcune mamme: alcuni di loro fanno parte delle scuole calcio ucraine, e sono stati recuperati anche grazie all’impegno di Alex Velykykh, originario di Donetsk, attraverso la Federazione Calcio ucraina“.
“Una delegazione di circa 20 persone, quella bianconera, che ha anche portato al confine generi di prima necessità, vestiti e medicinali, raccolti nei giorni precedenti, grazie all’impegno di tutti i dipendenti della Juventus: un’operazione che vi abbiamo raccontato nel dettaglio qui (link alla news) e che è stata facilitata, in loco, dall’aiuto del Console Generale ungherese, Jenō Csiszár“.
“Al loro arrivo oggi, gli amici ucraini sono stati accolti con grande calore e tanti sorrisi all’Hotel Santa Maria di La Morra, messo a disposizione grazie all’impegno di Regione Piemonte e Protezione Civile regionale, che si sono fin da subito prodigati per rendere possibile e realizzare questo progetto. Presente anche il Sindaco di La Morra, Maria Luisa Ascheri. Un lungo viaggio, terminato con un momento serenità per bambine, bambini, mamme e ragazzi che da oggi possono cercare di lasciare alle loro spalle l’orrore da cui sono fuggiti e guardare al futuro“.
9:30 – Andrij Shevchenko torna a parlare in una lunga intervista al Corriere della Sera: “Noi ucraini resisteremo. L’Italia per me è una seconda patria, darà aiuto a tanti profughi. Questo non è un conflitto, ma un’aggressione. Un crimine contro i civili. Ho pensato tantissime volte di partire per l’Ucraina. Ma è impossibile. Hanno chiuso subito tutto. Gli aeroporti sono stati bombardati per primi. Quindi ho deciso di difendere il mio Paese come posso. Aiutando le vittime e i rifugiati. Giusto escludere la Russia dal Mondiale finché ci sarà la guerra“.
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia del 24 febbraio, bombardando le principali città del Paese, l’Europa, ma non solo, è sotto shock. Nemmeno nel mondo del calcio potevano mancare le reazioni dei protagonisti allo scoppio di questa guerra, così come le ripercussioni dovute a decisioni delle federazioni e dei governi.
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