Categories: Interviste e Storie

Ucraina, una nazionale in esilio che sogna Euro 2024

L’Ucraina non gioca una partita nel proprio paese dall’11 novembre 2021. Era un’amichevole contro la Bulgaria, disputata al Chornomorets Stadium di Odessa. Una partita come un’altra, terminata 1-1. Tre anni dopo la nazionale di Rebrov si gioca la qualificazione alla fase finale di Euro 2024. Nel mezzo una tragedia impossibile da descrivere: la guerra. Il pallone è passato in secondo piano, ma questa sera offrirà la possibilità di un riscatto sportivo. 

 

Il ritorno a casa per l’Ucraina non sembra essere vicino. E in un contesto del genere è inevitabile pensare che i giocatori abbiano una motivazione ulteriore a far bene. “Vogliamo regalare delle emozioni positive alla nostra gente, vogliamo supportarli sapendo che le partite della nazionale possono aiutare i nostri ragazzi, i nostri soldati”, ha dichiarato ieri in conferenza stampa il c.t. Rebrov.

Questa sera, comunque vada, un cerchio per l’Ucraina calcistica si chiuderà. Era iniziato tutto a Wembley, il 26 marzo 2023, gara d’esordio della nazionale di Rebrov in questo girone di qualificazione agli Europei. Era la prima partita ufficiale dell’Ucraina dallo scoppio della guerra. Oggi l’ultimo ostacolo si chiama Italia. Una metafora del destino nell’esilio della nazionale di Rebrov. Il nostro paese è infatti un tassello importante nella loro storia recente. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite, in Italia si trovano circa 168mila profughi venuti dall’Ucraina dall’inizio del conflitto. Donne, bambini, anziani e persone con disabilità, impossibilitate a combattere. Arrivavano nel nostro paese in pullman, principalmente partendo dai confini con Polonia e Romania. Oggi la loro nuova casa è a Milano, Roma, Napoli e in molte altre città italiane.

Una nazionale in esilio, quella gialloblù. Dallo scoppio della guerra sono state tante le città chiamate, solo per formalità, “casa”. Questa sera Leverkusen, nell’ultimo e decisivo atto. Prima, nelle altre gare del girone, Trnava, Wroclaw e Praga. Due vittorie contro Malta e Macedonia ed un pareggio contro l’Inghilterra. I risultati, nonostante la lontananza dalla patria, sono stati positivi.

Davide Lusinga

Giornalista pubblicista classe 2000. Napoletano di nascita e milanese d’adozione. Non aver mai completato un album delle figurine Panini è un mio rimpianto. Cerco di rifarmi collezionando magliette delle squadre di calcio. A pallone ci giocavo, ma mi viene meglio raccontarlo. Il mio stile di vita è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”.

Recent Posts

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

11 ore ago

I “most improved”: le sorprese del 2025 nel calcio

La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…

13 ore ago

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

14 ore ago

Le 5 storie di calciomercato del 2025 che ricorderemo

Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…

15 ore ago

Morto John Robertson, leggenda del Nottingham Forest

Si è spento John Robertson, vincitore di due Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest…

16 ore ago

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

17 ore ago