Juventus, Tudor: “Penso solo al presente, non mi piace la parola traghettatore”

Le parole dell’allenatore della Juventus prima della trasferta contro il Parma, valida per la 33esima giornata di Serie A.
La Juventus di Igor Tudor torna in campo per il match del “Tardini”.
L’avversario, quindi, sarà il Parma di Chivu, reduce da 5 pareggi consecutivi in campionato.
La squadra dell’ex allenatore della Lazio punta a proseguire il suo buon momento da 3 risultati utili, tra cui due vittorie e un pareggio.
Di seguito le parole di Igor Tudor nella consueta conferenza stampa.
Juventus, le parole di Tudor
L’allenatore della Juventus ha aperto con un punto sugli indisponibili: “Yildiz ha avuto una contusione e valuteremo domani, Koopmeniers ha avuto problemi al tendine, vediamo domani ma è a forte rischio. Mbangula e Gatti sono ancora fuori più tutti quelli che erano già fuori da prima. Non c’è un piano A o B, bisogna scegliere i giocatori tra chi sta meglio. Ci stiamo preparando perché aspettiamo una partita veramente difficile”.
Tudor ha continuato parlando della difesa sui calci piazzati: “Si lavora sempre di più sulle cose che non ti piacciono. Ci mancano un po’ di centimetri, ma anche peso specifico, esperienza e malizia. C’è la disposizione e la voglia di crescere in fretta. Vlahovic? Lavoriamo e parliamo tutti i giorni, la chiave è rimanere sempre dentro la partita. Nell’ultima partita il suo lavoro è stato molto apprezzato anche dal gruppo, perché ha messo due bei palloni. Poi è chiaro che lui vuole il gol“.
E ancora: “Stiamo crescendo, penso che in due o tre settimane abbiamo alzato l’intensità. Dobbiamo migliorare quando stiamo bassi e sui calci piazzati, però c’è la voglia di essere aggressivi e avere compattezza. Nico Gonzalez? Ho trovato un ragazzo solare, voglioso, a cui il calcio piace e a cui piace stare in gruppo. Ha una mentalità argentina che è sempre positiva, poi può fare due o tre ruoli senza problemi ma può ancora crescere in tante cose. Un ragazzo così è bello averlo in gruppo“.
Tudor: “Col Parma servirà non sbagliare niente”
Tudor ha poi parlato della sua posizione alla Juventus: “La parola traghettatore è una brutta parola, che da quando sono in Italia non mi ha mai dato una bella sensazione. Uno quando arriva è un allenatore, poi la vita dell’allenatore può cambiare in tre partite, è sempre solo e vive partita dopo partita. La vita va vissuta senza programmazione, perché il futuro si costruisce oggi. Dal passato si prendono le lezioni senza più pensarci, invece pensare al futuro non ti dà niente. Se pensi al presente la domenica poi vai a mille ed è l’unica cosa che conta“.
Poi sui singoli: “Veiga non ha neanche 22 anni ma ha la personalità di uno di 30. Ha buone doti, parla, è difficile scappargli in campo aperto. Oggi abbiamo fatto una bella chiacchierata e gli ho detto che può avere un grande futuro, ma dipende da lui. Adesso ha le qualità e la personalità per essere utile alla squadra. Kolo ha lavorato bene e ho visto un Conceicao in grande crescita che mi è piaciuto tanto“.
E infine, sulla partita col Parma: “Io non aspetto nessuno step, aspetto solo una gara molto difficile e la mia squadra che fa una gran bella gara, che è seria e che fa quello che prepariamo. Contro l’Inter loro hanno spinto e hanno preso il 2-2, non hanno pareggiato per caso ma per merito. Come ho ripetuto ai ragazzi, per fare qualcosa di importante servirà non sbagliare niente“.