Juventus, Tudor: “Preoccupato da tutto, questa è la vita dell’allenatore”

I commenti di Igor Tudor nell’intervista rilasciata dopo Como-Juventus
La domenica della settima giornata di Serie A si è aperta con la partita del Sinigaglia tra Como e Juventus.
Gara terminata con il risultato di 2-0 per i ragazzi di Cesc Fàbregas: a segno Kempf nel primo tempo e Nico Paz poco prima dell’80esimo minuto.
Al triplice fischio di Ayroldi, Igor Tudor ha commentato la prestazione della sua formazione ai microfoni di Dazn.
L’allenatore bianconero ha esordito: “Bassi e difensivi? Noi vogliamo pressare, e siamo stati anche bravi a momenti. Non siamo stati dietro ad aspettare. È stata una partita difficile, nel primo tempo ce la siamo giocata e abbiamo preso gol subito su palla inattiva. Nella seconda frazione la partita è stata molto interrotta da falli e comportamenti loro. Dopo il raddoppio la partita è finita. Non possiamo giocare con due attaccanti e due ali, chi difende poi?”.
Como-Juventus, l’intervista post-partita di Tudor
Ha aggiunto: “Penso che questo modulo fosse il migliore in questo momento per la squadra. Due punte? Era giusto provare negli ultimi minuti, poi il Como gioca bene e bisogna correre. Due in mezzo con Conceiçao e Kenan è difficile”.
Ha poi concluso: “Qualcosa che mi preoccupa? Tutto, sempre. Questa è la mia vita. Che io vinca pareggi o perda, devo pensare a cosa fare meglio. Cosa di può fare meglio lo discuteremo in spogliatoio”.

Le parole di Tudor in conferenza stampa
L’allenatore bianconero ha ammesso: “Sono deluso dal risultato, non dalla prestazione: ho visto cosa positive. Arriviamo là senza concretizzare e con due attaccanti volevamo fare qualcosa, ma abbiamo preso gol in contropiede”.
Ha concluso così: “Fabregas ha detto di chiamarmi ‘Mister Tudor’ mentre io l’ho chiamato ‘L’allenatore del Como’? Non lo so, può dire quello che vuole. Ho piena fiducia nei ragazzi, forse nei calci piazzati possiamo metterci a uomo”.