Non fermarsi davanti al terrorismo, questa la motivazione che ha spinto la UEFA a riprogrammare la partita tra Borussia Dortmund e Monaco il giorno dopo le esplosioni di tre ordigni che hanno colpito il pullman della squadra tedesca (ferendo Marc Bartra che ieri si è sottoposto ad un’operazione per la frattura del radio). Una decisione non condivisa da Tuchel: “Quando ci hanno detto che avremmo giocato oggi pomeriggio ci siamo sentiti totalmente spaesati e ignorati. Ci sono sentimenti diversi nella squadra. C’è chi non ha avuto problemi – ha detto Tuchel al termine del match contro il Monaco – e chi invece sta convivendo con la paura. Speravamo di avere più tempo per fronteggiare una situazione del genere, ma qualcuno in Svizzera ha deciso che dovevamo giocare per forza. Questo non è molto corretto. L’unico pensiero era di giocare. Ci hanno trattato come se al nostro bus avessero tirato una lattina di birra. E invece non sappiamo neanche quale sia stato il motivo dell’attentato”.
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