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Tripletta Papu, in Europa nessuno come lui: tra Instagram, papudance e un’Atalanta da record che non vuole smettere di sognare

Tre volte Papu, sempre lui: Gomez show al Ferraris, l’Euro Atalanta continua a volare. Dopo la doppietta al Pescara prima della sosta, tripletta al Ferraris per Alejandro Darío Gómez, per tutti il Papu. La prima (predetta via whatsapp pochi giorni fa come documentato dalla moglie Linda), in carriera per l’attaccante argentino, nel pomeriggio di Marassi diventato (grazie anche alle altre due doppiette da inizio 2017 con Chievo e Cagliari) record man nei top 5 campionati europei per marcature multiple: nessuno come il Papu in Europa, vero e proprio trascinatore di un’Atalanta che non la vuole più smettere di sognare. Quattordici i gol realizzati in questo campionato dal ‘ragazzino’ che sui social diverte e in campo incanta: tra doppiette a ripetizione e il pallone portato a casa oggi.

Sorriso stampato sempre in faccia, tantissima voglia di divertirsi, cellulare in mano e palla al piede: tra l’amicizia speciale col compagno Petagna e la sempre più tormentone Papudance, passando per le fasce da capitano speciali (oggi dedicata alla giornata mondiale per l’autismo) disegnate dall’inseparabile moglie Linda. E poi le immancabili stories su Instagram, con il loro piccolo Bautista protagonista. Atterrarlo con un tackle in spiaggia diventato virale gli è costato una notte passata “a dormire fuori, sul divano”, il racconto durante l’intervista a L’Originale su Sky. Il tutto sempre occhi del mercato addosso: Milan e Roma in Italia, Jiangsu Suning e Tianjin volevano portarlo in Cina, lui però è rimasto all’Atalanta dei record. “Il mio futuro fino al 2020 è qui a Bergamo, poi se ci sarà una squadra che mi vorrà io sono qua. – ancora Papu a L’Originale – Futuro in una Big? Non è un discorso economico, solo un obiettivo personale, una sfida con me stesso”.

Ora però testa solo all’Europa, bellissimo sogno da trasformare in realtà con la sua Atalanta: quella dell’insegnante Gasperini, “Uno dei più forti in Italia, che riesce ad esprimere il suo calcio e tutte le potenzialità dei suoi giocatori. – il Papu pensiero – Uno che riesce a farti migliorare tantissimo”. Buttare un occhio a Zingonia per credere: cinquantotto punti in classifica (battuto il record di 52), più quattro dal Milan fermato oggi a Pescara. Record (un altro) in trasferta in Serie A per gol segnati, mai era arrivata una vittoria della Dea con cinque reti di scarto. Quattordicesima gara su trenta giocate senza incassare gol (solo la Juventus ha blindato la porta tante volte come l’Atalanta), 2.21 la media punti in casa: “e cinque delle ultime otto partite da giocare saranno all’Atleti” le parole di Gasperini in conferenza, nel giorno speciale del ritorno a Genova contro il ‘suo’ Genoa. Tra gli applausi dei suoi ex tifosi e la festa dei novecento in viaggio da Bergamo destinazione Ferraris per non mancare all’ennesimo spettacolo: firmato Papu, Andrea Conti (eurogol ‘alla Pinilla’) e Mattia Caldara (sesta rete in campionato).

Manita Atalanta, game over a Marassi: diciottesima storica vittoria in campionato dei nerazzurri (record assoluto nella storia del club), Europa più vicina e momento d’oro che continua. Nel segno del Papu, che in Argentina molti vorrebbero vedere in nazionale: a sponsorizzarlo in occasione delle ultime convocazioni anche l’ex compagno di squadra maxi Moralez. “Icardi no? Il Papu Gomez no? Sono capitani e figure decisive nei propri club da tempo. Il calcio è il presente, ogni ciclo termina” il tweet del centrocampista argentino pro Papu, oggi protagonista di un’altra giornata da incorniciare. E da festeggiare. In che modo? Che domande, come piace a lui. Telefonino in mano e telecamera accesa: tra una storia su Instagram con protagonisti il piccolo Bauti(sta) e il ‘Mini Pini(lla) e un post braccia al cielo, maglia dell’Atalanta sulle spalle. “Orgoglioso di questa squadra. Contento per la mia prima tripletta”. Firmato papugomez_official, capitano e uomo simbolo dell’Atalanta dei record, quella che non vuole più saperne di smetterla di sognare.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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