E' morto Tomas Felipe Carlovich: la leggenda del calcio argentino era in coma da mercoledì e, nonostante un'ultima operazione d'urgenza, come riporta Rosario3, non ce l'ha fatta a superare le ferite riportate. Aveva 74 anni.
Alle origini della tragedia, una brutale aggressione per un motivo futile. Mercoledì pomeriggio El Trinche si trovava in sella alla sua bicicletta nuova nella zona ovest della sua Rosario: lì un ladro l'ha spinto giù, facendogli sbattere violentemente la testa sul marciapiede e rubandogli la bici.
O meglio cosa rappresentava. Genio e sregolatezza del calcio argentino degli anni '70, mancino come Maradona e considerato 'il più grande di tutti' anche per ammissione dello stesso Diego. Eppure ha legato il suo nome solo al Rosario Central e al Central Cordoba, due delle squadre della sua città dove, tra murales e aneddoti, Carlovich era un mito.
Al talento immenso non è mai riuscito a unire fino in fondo la costanza di allenamento. Così El Trinche è diventato soprattutto l'immagine del campione che sarebbe potuto essere, del calcio come divertimento puro. Fino a questo assurdo finale in bicicletta.
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