Non un semplice giovedì sera. Non un semplice allenamento a porte aperte quello svolto ieri a Trapani dove i granata continuano a lavorare in attesa di conoscere i propri avversari per i playoff.
Ma tutta la città, mentre, attende di sapere se la nuova proprietà di Maurizio De Simone ha tutte le carte in regola o no.
Ed è il primo cittadino di Trapani, Giacomo Tranchida, a prendere il megafono in curva e a dire che la questione non è ancora chiusa.
"Al momento dalla Lega non abbiamo ancora la sicurezza di essere dentro. Continuiamo a incitare questi ragazzi" afferma il sindaco.
La curva rimane in religioso silenzio, capisce ancora una volta la difficoltà del momento, si riaccende per incitare i ragazzi che attendono la fine di uno strano comizio che di politico non ha nulla.
"Quando la Lega darà l'ok, sarò il primo a chiamare questa proprietà per incontrarci. Un incontro che sarà pubblico e che possiamo fare anche qui, allo stadio. Ma fino quando non avrò le certezze non potrò stringere la mano a questa nuova proprietà" conclude Tranchida.
Ma perché la Lega non ha ratificato il passaggio di proprietà? I trenta giorni dall'acquisizione sono passati, eppure da Roma tutto tace.
I dubbi, quindi, continuano ad annebbiare le menti dei tifosi granata che aspettano, trepidanti, di scoprire il proprio destino. Sia nel settore sportivo che in quello amministrativo.
di F. Tarantino
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