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Pisa: Tramoni brilla e la Nazionale osserva

La squadra rivelazione di questa Serie B è senza dubbio il Pisa di Filippo Inzaghi. E l’asso nella manica, il giocatore più talentuoso della formazione nerazzurra è senza dubbio Matteo Tramoni. Il classe 2000 in 9 partite ha messo a referto 5 gol, oltre a servire 2 assist. Un impatto così devastante al punto di aver posto su di lui l’interesse della Nazionale italiana.

 

 

Tramoni attenzionato dall’Italia

Nazionale italiana? Ma non era francese? Non più. O meglio, adesso non più solamente. Lo scorso marzo, infatti, assieme al fratello Lisandru (classe 2003, oggi al Bastia), il calciatore ha preso la cittadinanza italiana. Nato in Corsica, la vita – almeno professionale- di Tramoni è strettamente legata all’Italia, arrivato nel 2020 a Cagliari, oltre a quella rossoblu ha vestito anche la maglia del Brescia (proprio con Inzaghi in panchina) prima di giungere a Pisa nel 2022. Dopo una prima stagione d’ambientamento, e la scorsa fortemente preclusa a causa dell’infortunio al ginocchio subito alla prima giornata (nella quale segnò) che lo ha tenuto lontano dai campi fino al 1 aprile, quando con il Palermo si ripresentò con una doppietta da subentrato, questa stagione Tramoni ha deciso di imporsi, come un vortice, nel quale ha travolto l’intero campionato.

Nove presenze, cinque gol, quattro assist. Con lui in campo, il Pisa ha una media di 2,67 punti a partita, media che si abbassa a 1,25 nelle quattro partite in cui non ha giocato. Dati che non sono sfuggiti a chi di dovere a Coverciano, che infatti, nella gara contro la Cremonese (vinta per 1-3 dai nerazzurri, con Tramoni in gol) ha mandato degli osservatori a seguirlo da vicino. Dopo l’ultima sfida giocata, contro la Sampdoria (nella quale, anche in questo caso, ha segnato), L’Equipe lo ha inserito nella top-11 dei francesi all’estero, in una formazione dove figuravano anche Camavinga e Konaté, per intendersi. Si prospetta una corsa tra le nazionali per accaparrarsi il talento del Pisa?

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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