Categories: Interviste e Storie

​Totti, Ibra e il ‘padrino’ Giovinco. Cori, il ‘Rambo’ del Santarcangelo: “Tre cene al mese, la ricetta di questo gruppo affiatato”

‘Piacere, Rambo’. L’obiettivo? Salvarsi. I colpi? Arrivano dal suo destro. E il set? Santarcangelo di Romagna. E anche Rimini. Eh no, non è Stallone ma ‘Sascione’. All’anagrafe Sacha Cori, attaccante del Santarcangelo. Ma perché ‘Rambo’? “E’ un soprannome nato quando giocavo a Carrara – ha raccontato a GianlucaDimarzio.com -. Poi qui Merini ha ricominciato a chiamarmi così e per tutti ora sono Rambo”. Quindici presenze, 3 gol e 2 assist finora, nel Girone B di Lega Pro: “Alla mia stagione do un 6. Stiamo andando bene come squadra ed anche io come prestazioni, anche se ci vorrebbero un po’ più di gol”. Uno di quelli difficili da dimenticare l’ha segnato contro il Forlì, “una girata al volo di destro, uno dei più belli di tutta la mia carriera. Un gol così non si fa tutti gli anni…”. Nessuna esultanza particolare o studiata, come ne aveva fatte quando giocava all’Arezzo, quando insieme a Tremolada celebrava un gol come un canestro anche se “era lui l’appassionato di basket, io non ne vado matto”.

Una passione però ce l’ha ed è la Roma. Nato a Viterbo e tifoso giallorosso da sempre: “Sì, praticamente da quando sono nato grazie a mio zio che mi ha fatto crescere con questa passione. Mi metteva sciarpe, cappellini della Roma. Sono molto attaccato a questa squadra, adesso se avessi la possibilità la seguirei di più. Spero arrivi tra le prime tre. Prima? Difficile, con quella Juve…”. Un idolo? “Ammiro da sempre Totti, un grande giocatore tuttora. E’ spettacolare per il calcio che giochi ancora a 40 anni. Poi c’è anche Ibrahimovic, il mio preferito”.

Prendete Totti, Ibrahimovic e… Rambo. Agitare, non mescolare. Ed ecco che esce un ritratto di Cori, un attaccante sempre a caccia di gol e per il quale l’amicizia conta molto. Una in particolare, quella con Giuseppe Giovinco: “Ci giocai due anni a Carrara insieme. E’ anche il padrino di mia figlia, ci sentiamo e vediamo quando possibile. E’ davvero una bella amicizia”. Ed uno dei punti forti del Santarcangelo (ora undicesimo in classifica dopo la vittoria sull’Albinoleffe domenica scorsa) è proprio il gruppo “stupendo” per Cori: “Ci sono ragazzi giovani ma con la testa sulle spalle. C’è rispetto tra di noi, io mi trovo bene. Tutti ragazzi educati, si è formato un bel gruppo e questo ci dà una spinta per fare bene durante la settimana e la domenica. Io Merini, Dalla Bona stiamo quasi sempre insieme e facciamo tre cene al mese con la squadra per stare insieme. Ci si diverte e in campo lottiamo sempre uno per l’altro”. Ne è sicuro Cori, il numero 9 del Santarcangelo col cuore un po’ giallorosso, che ammira Totti e Ibra e loda l’unità dello spogliatoio. Ma restando sempre con i piedi per terra: “La salvezza prima di tutto. Io cercherò di fare più gol possibili per la squadra, per me stesso e per raggiungere i nostri obiettivi”. Parola del Rambo della Lega Pro.

Guendalina Galdi

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