Si sa, l'iter per la realizzazione di un nuovo stadio presenta sempre ostacoli e imprevisti. Ma quello che ha dovuto superare il Tottenham, dallo scorso marzo nella sua nuova casa, è quanto meno fuori dagli schemi: "Pensate che quando stavamo per iniziare con i lavori del Tottenham Hotspur Stadium, arrivarono a tagliarci le tubature", il presidente del club Daniel Levy ha rivelato ai microfoni dell'Evening Standard.
Il motivo? 'L'erba'…del nuovo stadio. O meglio, non quella del futuro impianto, ma i tre acri di cannabis trovati durante i sopralluoghi dei tecnici nell'area dove sarebbe dovuta sorgere la struttura. "Crescevano in un magazzino che era stato chiuso dall'interno. Quando finalmente eravamo riusciti a entrare, immaginatevi la sorpresa", racconta Levy. "Naturalmente abbiamo dovuto chiamare la polizia".
'Business' rovinato, a farne le spese fu così anche il Tottenham: "Siamo stati vittime di ritorsione. Come il taglio delle tubature dell'acqua nelle nostre proprietà, per l'appunto. Immobili e strade inondate, ci fu parecchio disagio". Oggi per fortuna un capitolo chiuso, con il nuovo gioiello degli Spurs che funziona a meraviglia. E allora il presidente Levy può raccontare lo spiacevole episodio anche con un sorriso.
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