Una corsa fino alla finale, una lotta per il trono dei marcatori. Il Torneo di Viareggio entra nella sua fase più calda, quella in cui non si può più sbagliare. O si vince o si è fuori. O si ha il campione che risolve i problemi oppure si fa dura. Logica del calcio, storie di goleador.
A guardare tutti dall’alto c’è Niccolò Buso. Il gol nel sangue sulle orme di zio Renato, una tripletta nella prima giornata contro il LIAC New York. Quattro reti in tre partite, non abbastanza per trascinare il suo Venezia agli ottavi di finale. Non potrà giocarsi fino in fondo le proprie carte, sarà costretto a vedere gli altri dalla televisione.
A quota quattro gol c’è anche Vitalie Damascan, attaccante moldavo classe 1999. Il Torino lo ha preso nel gennaio 2018 dallo Sheriff Tiraspol, con cui aveva segnato 22 volte in 33 partite. Poi qualche noia burocratica, infine Cairo che lo accoglie a Bormio in estate e Mazzarri che se lo coccola. In Primavera, però, ha giocato pochissimo. 298’ in campionato, solo un assist all’attivo. I gol se li è tenuti per il Viareggio: due subito all’esordio con il Nochi, uno al Rieti e un altro all’Athletico Paranaense. Peccato però che sia arrivata la convocazione da parte della Moldavia, che lo terrà occupato fino a lunedì 25. La finale del Viareggio è in programma due giorni dopo, chissà che non possa essere decisiva per la classifica cannonieri.
Che è la squadra di Tofòl Montiel, trequartista e all’occorrenza attaccante esterno classe 2000. Undici gol in campionato, tre in altrettante partite al Viareggio. I viola lo hanno preso in estate da Palma de Mallorca, su di lui c’erano anche Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. Pioli lo porta a Moena tanto per fare numero, ma alla fine Tofòl lo sorprende più di Mirallas o Pjaca: “E’ basso? Fossi un responsabile del settore giovanile, starei più attento al suo rapporto con la palla piuttosto che ai centimetri” Le parole di Pioli. Dai piedi di Montiel, adesso, passa il destino della Fiorentina.
Sono tanti però coloro che hanno segnato tre gol e approfitteranno dell’assenza forzata dei vari Buso, Damascan e Juwara. Uno di questi, per esempio, è Andrea Mattioli, attaccante classe 2001 del Sassuolo. Una rete decisiva all’esordio contro il Rigas, poi una doppietta nel 6-0 al Pontedera. In neroverde è arrivato dopo il fallimento del Parma. L’anno scorso 14 gol in 23 partite con gli Allievi, tanto da spingere la Juventus a farci più di un pensierino.
Occhio anche a Pelle. Che non è Pellè e che si chiama Federico e non Graziano. E’ del 2000, gioca nel Parma e ha segnato una tripletta nell’ultima partita del girone contro il LIAC New York. E’ in prestito dall’Inter, dove è arrivato a 11 anni dallo Schiaffino, società monzese. Adesso mira al trono del Viareggio. Sarà battaglia, agguerrita. Che vinca il migliore.
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