Torino, Zapata (IMAGO)
Le dichiarazioni dell’attaccante a La Gazzetta dello Sport
Emozionato e consapevole del ruolo. Duvan Zapata è pronto a riprendersi il suo Torino: “Non vedo l’ora di tornare, di giocare la prima partita e segnare il primo gol. Ma è giusto prendermela con calma e rispettare tutti gli step del mio percorso. Piano piano mi sto reinserendo: la cosa importante è che oggi sono contento e sono in crescita. Mi sono sentito bene, sono sicuro che d’ora in poi migliorerò sempre”.
In una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, l’attaccante ha ripercorso tutte le tappe degli ultimi mesi: dal grave infortunio di ottobre a San Siro (lesione del legamento crociato anteriore) alla riabilitazione: “Sono stati mesi duri, l’inizio è stato terribile. Oggi posso dire che quei mesi sono passati velocemente. Ma ho sofferto tanto, ogni passaggio è stato tosto: dall’intervento alla riabilitazione, grazie alla quale devi imparare nuovamente a camminare. Dopo l’intervento, quando pensi che sei appena all’inizio ti crolla tutto addosso, poi il tempo passa e cominci a sentirti meglio. Devo ringraziare la mia famiglia e tutto il mondo Toro, mi sono stati molto vicini”. E con la famiglia sempre al suo fianco: “È stato fondamentale avere il loro sostegno. I miei due bambini sono ormai grandi, quindi capiscono: insieme a mia moglie mi hanno trasferito una forza incredibile, capisci che l’infortunio è solo una parentesi momentanea. Io ho fiducia: tornerò a far vedere tutta la mia forza in campo”.
Nel mezzo, il rinnovo del contratto fino al 2027: “Il presidente Urbano Cairo ha fatto un bellissimo gesto nei miei confronti quando ha deciso di rinnovarmi il contratto quando ero infortunato. Ringrazio il presidente e tutto il club per quello che hanno fatto per me. Adesso dipende solo da me: devo ripagare tutto questo affetto”.
Poi, c’è la fascia da capitano. Ma cosa significa indossarla al Torino? “Per me è stato un grande orgoglio. In verità, non mi aspettavo che avessero scelto me: è stata una sorpresa. Ma più che capitano, mi considero un leader”.
A Torino, intanto, è iniziata l’era Baroni: “Ha le idee chiare e una sua filosofia. Rispetto all’anno scorso ci sono delle differenze. Anche se stiamo lavorando con lo stesso modulo, ci sono dei concetti e metodi diversi. Giocheremo in un’altra maniera”. Zapata ha poi aggiunto: “I ragazzi stanno entrando nel mondo del mister. L’ambiente è positivo, i ragazzi sono motivati a fare una buona preparazione. Stanno spingendo forte, siamo consapevoli che questa è una parte importante della stagione”.
Per quella che sarà la sua tredicesima stagione in Serie A, Zapata ha un obiettivo: “Andare in doppia cifra, perché da quando sono in Italia ho visto che questa cosa è fondamentale: qui un attaccante forte segna almeno 10 gol ogni anno. Il mio primo obiettivo personale è questo, poi aggiungo anche quello di essere il capocannoniere: un attaccante sogna sempre di esserlo”.
Nonostante l’infortunio, Zapata non ha dubbi: “Mi sento uno degli attaccanti più forti della A ogni giorno. Poi magari la realtà dice un’altra cosa, ovvero che sono infortunato e non gioco da molti mesi. Ma io questa consapevolezza di essere tra i migliori ce l’ho dentro e mi dà ogni giorno la forza di migliorare”.
Il capitano, poi, si rivolge ai tifosi: “Come capitano del Toro voglio dire loro una cosa: non smettete di credere in questa squadra. Anche se ci saranno delle difficoltà, a questi ragazzi non deve mai mancare la vostra spinta”.
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