È tornato il quarto d’ora granata. Dal 77’ al 92’ il Torino rimonta il Sassuolo nel segno di Simone Zaza, alla seconda doppietta da quando è arrivato Nicola. La prima contro il Benevento aveva portato un punto, questa ne porta 3 pesantissimi.
I granata ritrovano il successo casalingo dopo 244 giorni senza la vittoria all’Olimpico Grande Torino. All’epoca era Moreno Longo l’allenatore e la vittoria era arrivata contro il Genoa proprio di Davide Nicola. Questa però ha un sapore diverso.
È stato un successo da Torino, con una rimonta che per larghi tratti sembrava impossibile. Poi nel finale è venuto fuori quello che Nicola è venuto a trasmettere: il cuore Toro. Una carica agonistica e una determinazione che a volte era mancata a questo Torino.
È un successo del mercato. Rolando Mandragora e Antonio Sanabria, fortemente voluti da Nicola a gennaio, si sono subito calati nella parte. L’ex Udinese è al secondo gol in granata, questa volta però porta punti (l’altro era stato segnato nella partita persa 4-2 a Crotone). Sanabria invece la sua la dice sempre. Tre partite giocate. Gol a Crotone all’esordio, gol ininfluente ai fini del risultato contro l’Inter e assist a Zaza contro il Sassuolo. Dopo l’incubo Covid, l’ex Betis ha dato una marcia in più.
Ma soprattutto è la vittoria di un gruppo, che al gol del 3-2 ha sommerso Zaza con un urlo pieno di speranze poi diventato di liberazione al triplice fischio. Dopo settimane complicate tra Covid e due sconfitte contro Crotone e Inter, il Torino trova una vittoria che gli permette di superare il Cagliari. E magari si sono detti anche questo Nicola e i suoi giocatori. Come Conceiçao aveva radunato il suo Porto in cerchio dopo aver eliminato la Juventus, così anche l’allenatore granata ha fatto con il suo Torino. Un momento che si ripete dopo ogni partita a prescindere dal risultato.
I granata ritrovano il successo, lo fanno in pieno stile Toro. La squadra di Nicola sembrava con le spalle al muro e nella difficoltà ha saputo reagire. Una vittoria che potrà dare quell’elettroshock emotivo di cui ha bisogno la squadra. “Il problema è mentale. Dovevamo solo reagire come non avevamo ancora fatto” ha detto Zaza a SkySport nel post-partita e questo successo potrebbe essere il primo passo verso a un cambiamento.
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