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Torino, Petrachi: “Resta solo chi è convinto. Bruno Peres, peccato!”

Reparto difensivo già al completo e “big” convinti dal progetto granata e desiderosi di restare: il Torino si prepara alla nuova stagione, dopo tre colpi già messi a segno (Meite, Bremer e Rosati) e il rinnovo strappato al richiestissimo Sirigu. “L’obiettivo fissato con Mazzarri è quello di avere una rosa composta da 22 giocatori, più qualche Primavera di qualità”, spiega il ds Petrachi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

In ritiro a Bormio, Mazzarri potrà contare su un reparto difensivo già al completo: “Era la sua richiesta principale, in maniera tale da poter lavorare sulla fase di non possesso con tutti i calciatori a sua disposizione. Abbiamo riscattato N’Koulou, abbiamo preso Bremer che, ci tengo a precisare, non è una seconda scelta. Il comportamento del Santos e le regole sugli extracomunitari ci hanno spinto ad abbandonare Verissimo, altrimenti avremmo acquistato entrambi. Poi ci sono Bonifazi e Lyanco, di grande prospettiva, che piacciono a mezza Europa”.

Al di là dei nuovi arrivati, però, il Toro è riuscito in una mossa importante, trattenendo Sirigu e Belotti, oggetto di desiderio di tante squadre: “Andrea quest’anno è più tranquillo, il suo nome non è più al centro del mercato e questo gli farà bene. Sirigu ha deciso di sposare il nostro progetto, rinnovando anche il contratto. Lo stesso vale per Iago, Rincon e Baselli: chi resta al Toro, deve dare il 100% sul campo. Mazzarri l’ha ribadito più volte”.

Sia in uscita che in entrata, però, non sono da escludere nuove operazioni: “Faremo qualche acquisto, ma senza proclami. Il calciomercato è ancora lungo, perciò possono succedere tante cose – continua Petrachi -. In attacco abbiamo già cinque giocatori e per questo vorremmo dare a Boye e Parigini l’opportunità di trovare continuità da qualche altra parte: valuteremo le offerte che arriveranno. Bruno Peres? Era fatta con la Roma, ma la famiglia l’ha convinto a tornare in Brasile. Peccato, l’ho detto anche a lui. A casa ci poteva tornare a 35 anni…”

L’intervista completa su La Gazzetta dello Sport

Redazione

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