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Torino, la carica di Cairo: “Inter, ce la giocheremo alla grande”

Il suo Torino ha esordito con una sconfitta, che brucia. Il gran gol di Dzeko all’89’ è una ferita ancora aperta, ma non c’è tempo per pensare. Ora per i ragazzi di Mazzarri un’ altra sfida di quelle che mettono i brividi, ovvero l’Inter a San Siro: “Non sarà facile ovviamentespiega Cairo in esclusiva alla Gazzetta dello Sport l’Inter è una buonissima squadra, d’altronde è considerata da tutti l’anti Juve, ma dobbiamo andare a Milano a giocarcela a viso aperto. Mazzarri sta preparando la partita nel miglior modo possibile, sono tranquillo, ce la giocheremo alla grande”.

Spazio al campo, dunque, e poco alle polemiche arbitrali post partita con la Roma: “Abbiamo giocato una buona partita – continua il presidente granata – certo poteva andare sicuramente meglio visto che l’abbiamo persa. Ma non voglio rientrare in quelle che sono state le polemiche del dopopartita, anche se non è mai bello perdere quando fai una buona gara. Abbiamo lanciato dei segnali forti. Ad esempio, alcuni giocatori che il grande pubblico del campionato italiano non conosceva bene si sono presentati alla grande e hanno fatto vedere buonissime cose. Per cui direi, sì, che questo Torino può fare bene”.

E di questo Torino farà parte anche Iago Falque, al centro del mercato nelle passate settimane: “E’ un nostro giocatore importantissimo, non ab- biamo mai, nemmeno lontanamente, pensato di venderlo. Anzi, abbiamo rifiutato offerte importanti a luglio. Iago Falque è un pilastro per noi. La sua partenza è un tema che non si pone. Non esiste”.

E il mercato in entrata, invece, ha regalato Zaza. La coppia con Belotti è esplosiva e i tifosi non vedono l’ora di vederla in campo: “Ma non faccio questo tipo di ragionamenti – sentenzia Cairo – ho smesso di pensare ai singoli. Penso alla squadra, la cosa che conta di più. Il mister decide quando è il momento di schierare un giocatore o l’altro, quali coppie comporre. È importante vedere come la squadra si comporta, reagisce e funziona e ha un certo tipo di atteggiamento in campo”.

In uscita, dall’altra parte, ci sono Niang e Ljajic:Quando hai giocatori importanti non è mai un problema, anche se loro non sono mai felici di essere in una rosa in cui hanno meno spazio. Ci sono richieste, il mercato è ancora aperto. Ho detto che Iago è un nostro pilastro, ma nelle pros- sime ore ragioneremo sugli altri e vedremo cosa succederà”.

Questo il Torino più forte dell’era Cairo? : “No, non lo dirò mai (e sorride,ndr). È l’ultima cosa che vorrei affermare. Anzi, sa cosa le dico? Ne ho avuti di più forti”.


L’intervista integrale sulla Gazzetta dello Sport stamani in edicola

Redazione

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