Ivan Juric, da quando è arrivato a Torino nel 2021, ha sempre parlato di un percorso che deve fare la sua squadra. L’allenatore croato vuole creare un club che possa essere competitivo e lo ha ripetuto più volte nelle varie interviste.
Valorizzare sì i giocatori, ma anche cercare di tenerli per creare una squadra che possa ambire a qualcosa di più della salvezza. Quest’anno, infatti, può essere una di quelle stagioni. Lo si è capito dalla vittoria contro il Bologna (l’altra bella rivelazione di questo campionato) per 1-0.
Corsa, intensità e voglia di mettersi a disposizione del compagno sono le caratteristiche principali di questo Torino che sta sognando di tornare in Europa. L’Europa League dista solo 8 punti, mentre la Conference soltanto 1 perché davanti c’è la Juventus insieme al Bologna. Il settimo posto, però, darebbe l’accesso alla Conference League solo nel caso in cui una delle prime sei dovesse vincere la Coppa Italia.
I granata mancano da poco tempo in Europa e cioè dal 2019 quando con Mazzarri persero ai playoff di Europa League contro il Wolverhampton. In quell’occasione il Torino perse sia all’andata che al ritorno contro la squadra di Nuno Espirito Santo e non riuscì ad accedere ai gironi.
La volta precedente, invece, è stata nel 2015 quando venne eliminato agli ottavi dallo Zenit dopo aver battuto l’Athletic Bilbao. Nel 1993-1994, poi, il Torino perse contro l’Arsenal che poi vinse la Coppa delle Coppe. Due anni prima ci fu la sconfitta in finale di Coppa Uefa contro l’Ajax di Van Gaal nel doppio scontro andata-ritorno.
Ora Juric vuole riportare il Torino in Europa anche se non sarà facile perché ci sono diversi club in lotta per le prime 7 posizioni. Inoltre, bisognerà capire cosa deciderà il Collegio di Garanzia sui punti di penalizzazione della Juventus.
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