Mettete insieme il caldo torrido di questi giorni. Aggiungete l’umido della pianura mandrogna. Il risultato? Tante zanzare. Che non risparmiano nessuno. Mosquito-match al “Moccagatta” di Alessandria: ma non è (solo) calcio di mezza estate. Il Torino debutta in Europa League. Di fronte, il Debrecen. Avversario rispettabile, ma non imbattibile. E la squadra di Mazzarri non sbaglia: il 3-0 all’andata aumenta di molto le possibilità di passare il turno dopo il ritorno del 1 agosto in Ungheria. Segna Belotti su rigore, poi Ansaldi e in chiusura di gara Zaza, in un’Alessandria che ospita i quasi 5mila tifosi venuti a tifare a poco meno di 100 kilometri di distanza.
Una trasferta forzata: il “Grande Torino” era inagibile, gli altri stadi non disponibili. E così, si è scelta la soluzione più vicina possibile. Clima caldissimo, nella “bassa”. Umido. E pieno di zanzare. Una cornice che influisce più di quello che si pensava. L’episodio: durante il primo tempo gli ungheresi aspettavano un rilancio del loro portiere, Nad. Ma né i suoi compagni, né i giocatori del Torino erano davvero pronti. Assaliti dalle zanzare, i 22 in campo hanno cominciato a tirare pugni all’aria per allontanare gli insetti che si sono avventati famelici, non risparmiando nemmeno il pubblico.
L’unica soluzione? Correre, il più possibile. E con i carichi di preparazione e l’umido alessandrino, non è stato facile. Arriva la vittoria, tutti contenti. Con qualche puntura di troppo.
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