Le parole del presidente Cairo nel giorno della presentazione del nuovo ds Petrachi, tornato al Torino al posto di Vagnati
Nel giorno della presentazione del ds Petrachi, anche il presidente del Torino Urbano Cairo è intervenuto in conferenza stampa. Ha iniziato parlando dell’ormai ex responsabile dell’area tecnica Davide Vagnati.
“Ci tengo a dire due parole su Vagnati. Abbiamo fatto un percorso lungo, all’inizio accidentato perché c’era il Covid quando lui è arrivato, era un momento difficile. Siamo ripartiti col campionato, poi la stagione successiva ce la siamo cavata prima di ripartire con Juric, con campionati di buon livello, due decimi posti e un nono, poi con Vanoli“.
Su Petrachi ha esordito ripercorrendo il suo percorso precedente in granata: “Con Petrachi ci conosciamo da tempo, abbiamo iniziato quando eravamo in B, abbiamo fatto subito un mercato abbastanza creativo che non ha impedito di portare al Toro un giocatore come D’Ambrosio, acquistato dalla Juve Stabia per una cifra piccola. Ci ha lasciati per l’Inter ma fu una bella operazione. Poi Garofalo, Pestrin, Barusso, Statella, tanti giocatori giovani che hanno fatto bene, tutto fatto per dare una energia a quel campionato“.
“Nel 2019 ci siamo lasciati con Gianluca, non ci siamo parlati per un periodo, i rapporti non c’erano. Poi grazie ad un comune amico, che sapeva quanto ci tenessi, fece un lavoro di mediazione. Così ci vedemmo a Milano e ritornammo mano mano in un rapporto di amicizia crescente“.
Cairo ha spiegato così la scelta di cambiare il direttore sportivo: “Abbiamo fatto un percorso lungo e ho ritenuto opportuno questo cambiamento, entrare nelle motivazioni è relativo. C’è un rapporto personale con Davide che rimarrà, ho avuto due ds a lungo, Petrachi e Vagnati”.
Il presidente ha poi parlato delle aspettative su Petrachi: “Mi aspetto una continua ricerca di giocatori con alto potenziale, giovani. È importante in questo mondo del calcio andare a prendere giocatori da formare, che abbiano potenziale, per avere quell’occhio in grado di identificarli. Mi aspetto che abbia con Baroni un rapporto di simbiosi e sintonia, che trasmetta alla squadra la carica che ha lui per questo ritorno, per fare cose positive e importanti“.
È poi tornato a parlare del cambiamento societario: “Quando uno ha una attività calcistica e imprenditoriale, se le cose non vanno come vorresti pensi a cosa è migliorabile, e chiaramente cerchi di metterlo in pratica. Credo sia importante valutare le cose buone, pensare alle cose positive: qualcosa è mancato, non abbiamo raggiunto l’Europa in sei anni, ma in questo periodo abbiamo fatto campionati assolutamente di buon livello. Nel 23/24 abbiamo mancato l’Europa per un soffio, abbiamo sviluppato le strutture del Filadelfia rendendolo un luogo in cui una squadra può passare del tempo già dal mattino per tutto quello che serve, ed è un fatto importante e positivo. Abbiamo costruito il Robaldo che è già utilizzato, il settore giovanile ha avuto dei buonissimi risultati vincendo con l’Under 17 e 18 i campionati, tanti giovani hanno esordito in A“.
Cairo ha concluso commentando lo scorso mercato: “La campagna acquisti al momento non ha ancora dato i frutti sperati, si vede. Questo non vuol dire che i giocatori non possano dare buoni risultati e fare buone partite. Ci sono stati infortuni, certamente mi aspetto di più, che i giocatori possano farci delle sorprese”.
Il presidente del Torino ha parlato anche ai microfoni di Sky Sport: “Con Petrachi abbiamo un lungo periodo di lavoro insieme, abbiamo fatto delle cose positive cercando giocatori giovani e con un grande potenziale. Lui è un grande motivatore, una persona che ha un bel rapporto con i giocatori e che infonde fiducia. Io mi aspetto che sia quello che io conosco, d’altra parte ci siamo visti in questo periodo e l’ho trovato sempre molto carico, motivato e voglioso di fare bene. A gennaio noi faremo un ragionamento per vedere di fare quegli interventi utili per potenziare la squadra e vedere se qualcuno può essere mandato a giocare. La creatività è quello che serve nel calcio e in tutte le attività, quando è funzionale all’ottenimento dei risultati viene accolta volentieri”.
Poi, ha concluso: “È evidente che uno lavora con obiettivi, oggi è importante riprendere la compattezza. Abbiamo davanti a noi una partita impegnativa, è fondamentale fare bene step by step e poi alla fine del girone d’andata vediamo dove saremo. A quel punto gli obiettivi saranno più dettagliati”.
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