Sarà titolare a Wembey, nell’amichevole di domani contro l’Inghilterra, l’occasione per un riscatto personale in un’annata difficile sia col Torino che in azzurro. Andrea Belotti è stato intervistato nel corso della trasmissione Rai “La domenica sportiva”: futuro, gol, Italia, questi i temi affrontati dal Gallo. “Domani sarà una vetrina importante, Wembley trasmette emozioni per la grande storia che ha. Ci guarderanno milioni di persone. La batosta subita con la Svezia? Non ho più risentito Ventura, né vorrò più rivedere le immagini della notte di San Siro. Dobbiamo restare uniti per ripartire e superare il senso di precarietà, dimostrando di essere nonostante tutto ancora una grande Nazionale: ci vorrà tempo”.
Il focus si sposta poi sul momento personale e sul futuro: “Andare in una grande squadra? Valuto quello che è più giusto per me. Non mi interessa andare in una big se poi non gioco o sto in panchina. Mi muovo solo per essere titolare”. Ha le idee chiare Belotti, che confessa come adesso gli infortuni che lo hanno frenato in quest’annata siano alle spalle: “Sto bene, fisicamente e mentalmente, posso ancora rifarmi perché ci sono tante partite da giocare”. Segnando sì, ma non solo: “Gli attaccanti non devono solo pensare a segnare, ma devono aiutare la squadra. Si gioca in 11, così dimostro quanto ci tengo”.
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