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Toni: “Higuain non è in crisi, anche quest’anno farà 30 gol”

Non è un momento facile quello attuale per Gonzalo Higuain, che non riesce ad andare in rete con continuità in questo inizio di stagione Da bomber a bomber, Luca Toni in in’intervista rilasciata a TuttoSport , analizza proprio la situazione del Pipita: “Fidatevi di me: Higuain è tutt’altro che un attaccante in crisi. Io lo guardo con gli occhi del bomber e lo vedo in crescita rispetto a inizio stagione. Ho visto le immagini di Juventus-Lazio. Un bomber si deve preoccupare quando non calcia in porta, non quando magari gli parano una conclusione da buona posizione come è capitato a Higuain… Altre volte e in altri momenti, come è successo a me tante volte e penso pure a lui, calci peggio e la palla entra. In un periodo più fortunato avrebbe fatto doppietta contro la Lazio, visto che altre 100 volte quella traversa è gol. Higuain deve stare solo sereno e sono convinto che lo sia perché parliamo di uno che ha sempre segnato tanto e continuerà farlo. Il Pipita è abituato alle critiche, parliamo di uno dei top mondiali. Quando giochi nella Juventus e nel Bayern se noi fai gol per una partita sembra che non segni da un anno. Non è importante che Higuain abbia realizzato 4 reti finora: i conti si fanno alla fine e io sono pronto a scommettere che a maggio avrà chiuso di nuovo con 30 gol”.

Anche Luca Toni come tutti gli attaccanti ha passato dei momenti simili: “Io li affrontavo ridendoci su, scherzando con i compagni. Avevo le mie certezze e sapevo che lavorando bene da un momento all’altro mi sarei sbloccato. Le critiche mi hanno sempre gasato e sarà così anche per Higuain. Io accumulavo e scaricavo tutto nel gol… Ho sempre pensato così: più mi rompono le scatole, più significa che sono forte. Il vero problema è quando smettono di pretendere da te. Vengono criticati anche Messi e Cristiano Ronaldo…”.

In quelle circostanze ci si affida a tutto anche a dei riti scaramantici: “Parlavo con i compagni, chiedevo loro di essere servito in un certo modo, li coinvolgevo. Con Rybery, con cui avevo un gran feeling, dicevo: ‘Vediamoci in area e mettimela lì’. I compagni devono avere il piacere di farti segnare, l’attaccante si deve far sempre amare dalla squadra. Ognuno ha il proprio carattere, io sono sempre stato molto ironico”.

La battuta classica in questi momenti? ‘Tranquilli, anche se non segno da due partite, visti tutti i gol che ho fatto se c’è un pallone in area meglio calci io… ‘ Higuain non lo conosco personalmente, ma sono sicuro che non sia preoccupato, è troppo esperto. Poi, in fondo, prima della Lazio aveva fatto 2 gol consecutivi”.

Redazione

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