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Tomás Rincon, un “General” per la Juventus

Lo conosce bene, la Juventus, Tomás Rincon. E soprattutto, se lo ricorda. Perché qualche settimana fa, quando il Genoa le ha impartito una severa lezione a Marassi, uno dei professori più convincenti a salire in cattedra fu proprio El General. Anche se forse per il venezuelano classe ’88, nativo di San Cristobal, non sarebbe così sbagliato usare il plurale anche citando il suo soprannome: quella domenica a Marassi ai suoi dirimpettai di centrocampo bianconeri parve di trovarsi di fronte non un generale, ma almeno tre. Il dono dell’ubiquità? No, semplicemente della corsa, del cuore, dei polmoni. Ma guai a ridurre a questo Rincon, 175 cm per 75 kg. di compattezza e intensità. Muscoli sì, ma anche intelligenza tattica e duttilità. La sua storia parte da lontano e conosce tappe apparentemente slegate ma che se unite formano il giocatore che è adesso, un po’ come accade in quei giochini che si trovano di fianco ai cruciverba.

Nel 2011 viene inserito nella formazione ideale della Copa America: in quell’edizione il Venezuela si classifica quarto, miglior risultato della sua storia, dopo essersi arreso soltanto ai rigori nella semifinale contro il Paraguay. Rincon oggi è anche il capitano della sua Nazionale. Inevitabile, quando si parla di un General. Un soprannome affibbiatogli per il suo carisma, la sua presenza, la sua naturale predisposizione alla leadership: doti che si ammirano soprattutto in campo, ma che traspaiono anche dalle frasi e dalle citazioni di cui sono ricchi i suoi account sui social. E poco importa se il gol e Rincon siano due binari che scorrono l’uno accanto all’altro senza (quasi) mai incrociarsi. La Juve non lo sta prendendo per questo, per lui questo non è un problema.

Arrivato a Genova nel 2014 dopo cinque anni all’Amburgo, dove aveva collezionato 106 presenze e affinato anche una non indifferente duttilità tattica, con i rossoblu è diventato uno dei perni del centrocampo: prima con Gasperini, adesso anche con Juric. Nasce mediano, sin dai tempi dello Zamora, la sua prima squadra professionistica raggiunta dopo le giovanili al Maracaibo. Prima dell’Europa, una stagione col Deportivo Tachira con cui vinse il torneo di clausura in Venezuela. Ma è relativo ridurre Rincon ad una posizione in campo. Il resto è storia più o meno recente, pronta a scrivere un’altra pagina, nero su bianco. Anzi, bianconero. Con Lemina in partenza per la Coppa d’Africa e un centrocampo un po’ da “rivitalizzare”, la Juventus ha deciso di puntare forte su di lui, superando la concorrenza che di certo non mancava e trovando l’intesa con il Genoa e col giocatore. Tutto da formalizzare nei prossimi giorni: poi i bianconeri avranno il loro General. E il ricordo di quella domenica a Marassi resterà, sì, soltanto che da gennaio avrà un retrogusto più dolce.

Marco Bonomo

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