Tianjin Quanjian a caccia di rinforzi. Ancora 18 giorni a disposizione di Fabio Cannavaro, che cercherà gli ultimi colpi di mercato, magari pescando proprio in serie A. Dopo aver ricevuto un “no” da Kalinic, il campionato italiano potrebbe offrire qualche altra opportunità:
“Tutti mi dicono: ‘Smettila di comprare giocatore in Italia…‘ ” – dichiara Cannavaro nel corso di un’intervista concessa a Tuttosport – “Io non ho comprato ancora nessuno. Ci hoprovato però… Il mercato in Cina chiude il 28 febbraio e stiamo valutando tante opportunità. Kalinic, non lo nascondo, è sempre stata la mia prima scelta, poi per tanti motivi non si è fatta nulla. Aspettiamo, ci sono ancora parecchi giorni davanti, vediamo quello che succede e cosa il mercato propone. Non è semplice perché le società non vendono a gennaio però l’idea è quella di prendere un attaccante forte. Kalinic? Ci sono tante componenti sul perché non prendi un giocatore A volte devi incastrarle tutte quante. Kalinic non è l’unico giocatore che stiamo seguendo, anche se lui ha le caratteristiche dell’attaccante che stiamo cercando. Poi ognuno fa le sue scelte…“.
Sul derby d’Italia: “Juventus ed Inter è una partita che, comunque sia il risultato finale, lascerà sempre qualcosa dietro di sé per quello che c’è stato in passato. Però, al di là del finale, dove ho visto qualche giocatore dell’Inter che si è lamentato un po’, la partita mi è piaciuta perché è stata intensa, bella tosta e giocata su buoni ritmi. La Juve è la squadra che ti dà quella sensazione di non giocare bene ma alla fine è quella che ti crea sempre cinque-sei palle gol a partita ed è difficile giocarci contro. I bianconeri da anni lottano e poi vincono gli scudetti. Le altre fanno fatica perché perdono punti con le piccole. Adesso c’è la Roma come prima rivale, c’è il Napoli che gioca benissimo. Il problema dei partenopei è la Champions, quindi bisognerà vedere cosa accadrà dopo la partita con il Real Madrid. Tutto dipende comunque in chiave scudetto dalla Juve”.
Esperienza all’estero? Servirà a tutti: “Vale per tutti fare un’esperienza all’estero, al di là della Cina o di altri paesi, perché ti permette di conoscere una cultura diversa, delle abitudini e di vedere visi di giocatori che quando gli parli, ti guardano ancora a bocca aperta e che lavorano con grande professionalità. Tutti pensano che il calcio cinese sia molto inferiore di quello di altri paesi, ed invece è una nazione che sta investendo molto, con giocatori che hanno tecnicamente e fisicamente sono validi ma devono migliorare a livello tattico”.
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