Dopo la chiusura del mercato di gennaio, Tiago Pinto ha lasciato il suo ruolo da dirigente della Roma. Ora il portoghese ha parlato in un’intervista a Inews riguardo il suo addio dai giallorossi, su Mourinho, il futuro e non solo.
Innanzitutto, Tiago Pinto ha parlato del rapporto con José Mourinho: “Quando lavori con un uomo come Mourinho è impegnativo, ma ho imparato molto da lui. Lui è uno degli allenatori più importanti della storia del calcio. La cosa più speciale è il modo in cui lavora con le persone. Un giorno avevamo giocato in Bulgaria in Conference League e nevicava, faceva anche freddo. A fine partita, all’uscita dallo stadio ha fatto 50 metri da dove eravamo per fermarsi con i tifosi a firmare autografi. Sembra un piccolo dettaglio, ma alla fine lavoriamo per le persone”.
Sulla Roma e sul calciomercato fatto: “La Roma una grande sfida, ma mi piace correre rischi. Il denaro e i contratti contano molto nel mercato. Quando abbiamo preso Abraham gli abbiamo portato la sua maglia con il numero che avrebbe avuto, pensavamo potesse contare per lui dato che lo volevano anche altre squadre”.
Poi sul futuro e il possibile interessamento del Newcastle: “Se un grande club come il loro ti chiede di parlare, ovviamente sei interessato. Conosco bene la storia del club e c’è un enorme potenziale da loro. Non so se l’interesse sia vero ma chi direbbe di no a un progetto così?”.
Infine sul suo metodo di lavoro e su come vuole l’organizzazione del club ha detto: “Quando arrivo in un club non voglio cambiare tutto subito. Devo prima imparare. Se c’è un club sereno si lavora al meglio. Cerco di dire alla mia gente: non importa se sei un medico, un fisioterapista, un manager o altro, quando torni a casa devi pensare: ‘Cosa ho fatto oggi per aiutare la squadra a vincere nel fine settimana?’
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