Tiago Pinto, Bournemouth (IMAGO)
L’ex dirigente della Roma Tiago Pinto, oggi al Bournemouth, parteciperà alla 32ª European Club Association (ECA)
A un anno e mezzo dall’addio alla Roma, Tiago Pinto torna nella Capitale d’Italia.
Il dirigente portoghese, oggi a capo dell’area sportiva del Bournemouth, è uno dei partecipanti alla 32ª assemblea generale dell’ECA (European Club Association), l’evento che riunisce dirigenti di oltre 750 club membri dell’associazione che si tiene a Roma da martedì 7 ottobre a giovedì 9 ottobre.
Per il club inglese si tratta di una prima volta in questo contesto, e a rappresentarlo ci sarà proprio l’ex general manager giallorosso, ormai punto di riferimento del progetto tecnico delle “Cherries”.
Da quando è sbarcato in Inghilterra, Pinto ha saputo costruire una realtà in continua crescita. Il Bournemouth, che nella scorsa stagione ha toccato il record di punti nella sua storia in Premier League, ha iniziato il nuovo campionato ancora meglio: dopo sette giornate è quarto in classifica, a sole due lunghezze dall’Arsenal capolista, confermandosi una delle sorprese più brillanti del calcio inglese.
L’Associazione dei Club Europei (ECA) nasce per discutere questioni centrali del calcio moderno, condividere conoscenze e trovare nuove soluzioni per migliorare il calcio del futuro. Le giornate prevedono numerosi colloqui e riunioni, in cui i partecipanti si ritrovano per discutere e costruire le prospettive del calcio.
Il ritorno nella capitale per questa importantissima manifestazione sarà per Pinto anche un momento particolare, con la possibilità di incrociare Dan e Ryan Friedkin, anch’essi attesi all’evento. La Roma appartiene ormai al passato, ma per il dirigente portoghese la città conserva inevitabilmente un significato speciale.
Tiago Pinto è riuscito a trasformare un club medio della Premier in una delle realtà più virtuose d’Europa. Il Bournemouth ha infatti chiuso il mercato estivo con un attivo (tra arrivi e partenze) di circa 95 milioni di euro, il miglior bilancio del campionato inglese. Alla base di questo risultato, alcune operazioni di mercato particolarmente redditizie: la cessione di Huijsen al Real Madrid ha fruttato oltre 40 milioni di euro di plusvalenze, mentre Zabarnyi è volato al PSG per 63 milioni, Kerkez al Liverpool per 47 e Ouattara al Brentford per 43. Uscite di peso, compensate da una pianificazione precisa e da acquisti mirati.
Nonostante questo, la squadra ha mantenuto equilibrio e ambizione. Iraola, allenatore della formazione, ha saputo valorizzare al meglio dalla panchina chi è rimasto, mentre Pinto ha garantito stabilità e continuità al progetto. I risultati parlano chiaro: miglior avvio di sempre per il club in Premier League e rendimento costante anche contro le big del campionato. Tra le note più liete c’è Antoyne Semenyo, autore di 6 gol e 3 assist nelle prime 7 partite: l’attaccante ghanese è diventato così il simbolo del nuovo Bournemouth. Una squadra giovane, affamata e ormai pronta a sfidare le gerarchie del calcio inglese.
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