Relazioni umane, senso di appartenenza e organizzazione sono i tre concetti chiave della filosofia calcistica di Thiago Scuro. 43 anni, dirigente da venti. La sua scalata è partita dall’Audax di Rio de Janeiro, nei campionati regionali brasiliani, e lo ha portato nell’élite del calcio europeo: oggi il suo Monaco siede tra le grandi di Champions, secondo dietro solo al Liverpool e a pari punti (10) con l’Inter.
Ora per lui si muove il mercato in Premier League: Scuro è uno dei profili che l’Arsenal sta monitorando per sostituire Edù Gaspar come direttore sportivo per la prossima stagione. Un profilo giovane, che coniuga conoscenze sugli aspetti di campo a quelle sul lato entertainment: il dirigente brasiliano ha insegnato Marketing e Gestione sportiva fino al 2015.
Era arrivato al Monaco nell’estate 2023 per raccogliere l’eredità di Paul Mitchell, volato proprio in Premier League, al Newcastle. E lo ha fatto nel migliore dei modi: ha preso in mano una squadra reduce da un sesto posto e ha lavorato per ringiovanire la rosa. Fuori i vari Volland, Aguilar e Gelson Martins (età media sui 30 anni), dentro Balogun, Zakaria, Singo e Kehrer – tutti sotto i 27. Un mercato importante finanziato quasi tutto da una sola grande cessione, quella di Axel Disasi al Chelsea per 45 milioni. Il risultato? Secondo posto e accesso diretto alla Champions. Ma soprattutto la valorizzazione di molti giovani, da Akliouche a Ben Seghir.
Il Chelsea, che ha trattato con lui per Disasi, lo sa bene: Thiago Scuro è un duro negoziatore. Convincerlo non è facile e lo ha imparato anche il Milan: per strappare il suo sì per Youssouf Fofana ci sono voluti due mesi di tira e molla e una proposta da venti milioni più cinque di bonus, a un solo anno dalla scadenza.
I frutti dell’ultima sessione di mercato si vedranno presto, ma i nomi sono promettenti: Scuro è l’artefice del colpo Ilenikhena, attaccante classe 2006 su cui c’era mezza Europa. E’ arrivato per meno di venti milioni e chissà a quanto partirà, se dovesse rispettare le promesse. Con lui hanno firmato per il Monaco anche Lamine Camara, centrocampista ventenne del Metz pagato 15 milioni, e Christian Mawissa, difensore del 2005 strappato al Tolosa a cifre simili. E poi c’è stato spazio per una scommessa ad alto potenziale, Paris Brunner: 4 milioni per il classe 2006 che nelle giovanili del Borussia Dortmund ha segnato tantissimo e che ora sta cercando continuità in prestito al Cercle Brugge, squadra satellite del Monaco.
Un lavoro maniacale sui giovani, ereditato dalla filosofia Red Bull: non solo Scuro è stato direttore del Bragantino, club brasiliano del gruppo, ma anche coordinatore generale dello scouting in Sud America. E a questo si aggiunge l’attenzione alla gestione dell’extra-campo: non è un caso se l’Arsenal stia pensando (anche) a lui per ereditare il testimone di Edù.
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