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Terzic: “Studio e faccio tanti colloqui. Ho imparato dall’Inter, l’Italia andrà al Mondiale”

Edin Terzic ragiona su calciatori, metodologia, vita e… un po’ di Italia

Potrà anche sembrare lontano dai riflettori del grande calcio. Ma Edin Terzic non è mai fermo. Studia, impara, ricerca, fa di tutto per essere pronto al momento giusto.

La sua ultima partita in panchina è stata la finale di Champions League 2023/2024, quella persa dal suo Borussia Dortmund contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti.

Appena 13 giorni dopo le dimissioni e un periodo di ricerca personale e non: “Non sto aspettando, mi sto preparando: c’è una grande differenza. Un allenatore, nella sua vita, non può aspettare, deve essere pronto“.

Terzic lo ha spiegato ad Hudl Performance Insights, una conferenza sull’uso dei dati in cui ha ragionato di metodologia, di calciatori e di vita, rivelando anche alcuni retroscena.

Terzic: “Ho fatto 60 colloqui, in estate ero vicino all’Italia”

Ci sono tante cose che un allenatore può fare in attesa di trovare la panchina adatta alle sue ambizioni. Guarda tante partite, ovvio, ma per Terzic non basta. “C’è anche altro. Negli ultimi mesi ho incontrato 60 persone, per migliorarmi e capire chi potrebbe essere adatto per lavorare con me, nel momento in cui mi chiameranno. Mi servono persone che siano migliori di me nel loro campo di azione. In 10/15 sono nella mia lista. Poi certo, in questi mesi ho fatto anche altro: sono stato un padre, un marito, un fratello, un amico“.

Aver portato la sua squadra del cuore in finale di Champions è di certo un ottimo biglietto da visita. In estate, diversi club l’hanno contattato, anche in Italia. “Quello che posso dire è che c’è stato un interesse da alcuni club italiani, ma non dirò quali per rispetto“, ha rivelato ai microfoni.

“L’Italia andrà ai Mondiali e nessuno vorrà incontrarla”

A concludere, anche un approfondimento sul calcio italiano. “L’Inter può tornare in finale di Champions, ho imparato molto da loro. Hanno fatto un cammino simile a quello del mio Borussia Dortmund, che arrivava da una grande delusione“.

E ancora. “Quando ero bambino, la Serie A era il campionato migliore. Klinsmann, Voeller, tutti i grandi tedeschi venivano da voi. Baggio e Del Piero hanno avuto un grande impatto su di me“.

Infine, Terzic ha concluso con una premonizione che suona anche un po’ come un rimprovero. “In Italia pensate di non avere giocatori al top ma non è detto che non li avrete a giugno. L’Italia è famosa per come crea calciatori. Ho conosciuto Gattuso quando era al Valencia e all’Hajduk. Sono sicuro che Gennaro abbia tempo per costruire una squadra forte e vi dico una cosa: nessuno vorrà incontrare l’Italia ai quarti o in semifinale al Mondiale“.

Redazione

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