Nessuno è profeta in patria. Lo hanno provato sulla propria pelle Anthony Partipilo e Pietro Cianci, passati per il settore giovanile del Bari da baresi doc sfiorando – nel primo caso – la prima squadra ma senza consacrarsi immediatamente nella propria città.
Partipilo a 26 anni sta vivendo la sua consacrazione tra i trascinatori della Ternana capolista con 13 gol, copertina meritata dopo essere passato anche dalla Romania e dalla Serie D prima di imporsi tra i pro. Prima Bisceglie, poi Francavilla. La Puglia nel destino ma senza tornare in biancorosso.
Cianci, scartato dall'As Bari a 15 anni, si è rimesso in piedi attraverso un giro d'Italia che l'ha portato a Varese, Reggio Emilia, Carpi, Teramo, Andria e Potenza, prima di tornare a fine gennaio nella sua Bari. "Avevo promesso che l'avrei fatto partire a stagione in corso solo in caso di chiamata del Bari – ha spiegato il presidente del Potenza Salvatore Caiata – e quando i De Laurentiis hanno chiesto il giocatore, ho mantenuto la parola". Cianci ha mantenuto le attese, aggiungendo in cinque presenze in biancorosso altre tre reti alle 10 segnate in rossoblù nella prima parte di stagione. Ha fatto 13 ed è in vetta alla classifica marcatori del girone C proprio insieme a Partipilo davanti al collega di reparto Antenucci e l'avversario Falletti, entrambi a quota 12. Un totale di 50 reti in quattro, che si sfideranno sabato alle 15 al Liberati in Ternana-Bari.
L'incrocio umbro sarà anche – e per certi versi soprattutto – la sfida tra Cianci e Partipilo. Separati da due anni sulla carta d'identità in favore del numero 8 del Bari, accomunati dal percorso nel settore giovanile del Bari. Anthony con la maglia biancorossa ha esordito il 15 dicembre 2012. Bari-Novara 1-3, prima in Serie B. "Furono 28 minuti unici, quel giorno è stata una festa, ho giocato con la maglia della mia città e nel mio stadio" ricordava a GianlucaDiMarzio.com.
In quello stadio nella partita di andata, vinta il 15 novembre 2020 per 3-1 dalla Ternana, ha segnato due reti. Cianci per gioire con il Bari è stato costretto ad attendere il 17 febbraio 2020. Esordio e gol al Monopoli, festeggiando il San Valentino sul campo con tre giorni di ritardo. San Valentino, patrono di Terni. Scherzi del destino. "Entrambi stanno vivendo una stagione bellissima – dice di Partipilo e Cianci Valeriano Narcisi, procuratore che li segue da vicino con il socio Giovanni Tateo – oltre ad essere i capocannonieri del campionato stanno avendo grandi soddifazioni personali. Anthony è primo in classifica con il sogno dellla serie B alle porte e Pietro che sta esaudendo il suo desiderio più grande, che era quello di indossare la maglia del Bari".
Alla bravura sul campo, Partipilo e Cianci uniscono la solidità fuori. "Sotto l'aspetto umano entrambi sono bravissimi ragazzi, semplici e con la mentalità giusta per fare il salto che si stanno meritando sul campo – prosegue Narcisi – a livello tecnico Anthony è un giocatore di grande qualità, dribbling secco e velocità . Pietro è la classica prima punta fisica, ma che abbina anche un'ottima qualità tecnica nonostante sia alto un metro e 90".
Prima della partita magari si saluteranno in dialetto barese, ricordando la sfida lanciata da Cianci al rivale-amico al suo arrivo a Bari. "Ci siamo incrociati nelle giovanili del Bari – ricordava Cianci – ci conosciamo bene e questo duello è uno stimolo, Chi vince la classifica cannonieri? Io o Mirco Antenucci".
Il traguardo finale, però, guarda più in là. "Auguro ad entrambi oltre che raggiungere la B e la vetta della classifica dei capocannonieri – conclude Narcisi – e di realizzare tutti i loro sogni e obiettivi, perché oltre ad essere ottimi calciatori sono ragazzi fantastici, con grandi valori".
Nel match tra Ternana e Bari, che mette di fronte la capolista del campionato con 63 punti in 26 partite e i biancorossi terzi a 52 con 27 gare disputate, ci sarà anche la sagra degli ex: a parte Ciofani (grave infortunio al perone) e Diakité (fuori lista) sono ben nove i calciatori che hanno vestito la maglia avversaria. Su sponda rossoverde ce ne sono sette (Defendi, Furlan, Partipilo, Raicevic, Salzano, Suagher e Vantaggiato), nel Bari due (Antenucci e Candellone).
Sfida nella sfida, come quella che coinvolge Cristiano Lucarelli e Massimo Carrera, oggi sulle panchine di Ternana e Bari e 23 anni fa compagni di squadra nello stesso spogliatoio. Stagione 1997/98, Serie A a Bergamo, maglia dell'Atalanta. Un 22enne Lucarelli indossava la maglia numero 9 e concludeva il suo primo campionato di A con 26 presenze e 5 reti. Prestazioni che gli valsero il passaggio al Valencia a fine stagione. Carrera invece era alla seconda delle sette annate vissute in nerazzurro, indossando anche la fascia da capitano, e chiuse con una rete in 28 presenze. La stagione terminò con la retrocessione dell'Atalanta in B. La stessa categoria che oggi Lucarelli e Carrera guardano come un obiettivo da inseguire.
Credits foto: Tess Lapedota
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