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Tedino accoglie Bacconi a Palermo: “Lo volevo da tempo, è il numero uno. Vincere a Venezia ci farebbe volare”

Cinque partite per inseguire una promozione diretta, con un’arma in più nello staff tecnico. Tedino torna a lavorare con Adriano Bacconi, conosciuto già in Nazionale, con la speranza di avere nel collaboratore toscano un valore aggiunto per il suo Palermo: “Per la verità, una delle cose che ho detto a Valoti un mese e mezzo fa è che avevamo bisogno di trasferire un certo tipo di lavoro con ancor più credenziali. Per questo avevo chiesto la disponibilità del numero uno in assoluto dal punto di vista didattico, non è stato possibile portarlo subito ma è da tempo che l’ho chiesto. Non è un match analyst, è una persona che riesce a trasferire tutte le slide che facciamo e che può darci qualcosa in più sotto l’aspetto della credibilità del nostro lavoro. Speravo di averlo prima, sinceramente. E’ una miglioria a livello lavorativo con la persona che reputo la più competente in assoluto. In pochissimo tempo ha fatto determinati tipi di lavoro, ma non ha la bacchetta magica. Nel lavoro maniacale e metodico possiamo migliorare in qualcosa”.

Chissà se questi miglioramenti si vedranno già a Venezia, dove il Palermo si giocherà una fetta di speranze per scavalcare il Parma al secondo posto: “Obiettivamente l’assenza di Nestorovski, Coronado, Bellusci, Dawidowicz e Szyminski non ci fa stare allegri. Se dobbiamo arrivare in fondo, però, dobbiamo farlo col gruppo. Il Frosinone è una squadra molto forte, battuta però da una squadra che finora si è dimostrata imbattibile. L’Empoli ha dimostrato di essere la migliore squadra perché gioca un gran calcio e ha giocatori determinanti, è giusto che vada in Serie A. I suoi avversari stanno facendo tutti fatica, non solo il Frosinone. Noi dobbiamo guardare solo a quel che facciamo noi. Sarà difficile, ma vincere a Venezia ci farebbe volare”. Dall’altro lato ci sarà una squadra agguerrita, guidata da un allenatore per il quale Tedino ha solo parole d’elogio: “Parlare di Inzaghi fa solo piacere, è partito dalle giovanili nonostante un nome altisonante e gli fa onore. Tutti vogliono cercare di vincere, il carattere delle persone poi non può essere cancellato. Ogni volta che ci troviamo ci abbracciamo, c’è stima, ma in campo vogliamo vincere. L’anno scorso è stato bravo a vincere il campionato e per quest’anno gli vanno pure fatti i complimenti, ha una squadra intelligente e organizzata. Gli va riconosciuto il merito del suo lavoro”.

Redazione

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