Mauro Tassotti, bandiera del Milan da giocatore prima e da dirigente poi, conosce bene cosa significhi “la fatal Verona”. L’ex difensore era in campo in quella sera di aprile del 1990 quando il Milan di Sacchi perse contro l’Hellas consegnando il titolo al Napoli, anche se "lo scudetto non lo abbiamo perso solo quel giorno", ha detto in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. E adesso che la sua ex squadra si gioca nuovamente lo scudetto, Tassotti ha voluto dare qualche consiglio al Milan in vista proprio della trasferta di Verona.
“Verona non può essere tanto amara tutte le volte – esordisce Tassotti – e il Milan deve credere nel primo posto”. Poi, proseguendo sull’avversario di questa giornata dei rossoneri: “L’Hellas è un avversario complicato ma il Milan deve crederci ancora. E la fiducia te la dà la classifica, non si fanno tanti punti per caso”.
Sul momento attuale della squadra di Pioli, l’ex bandiera del Milan ha le idee chiare: “Il Milan deve continuare a pensare partita per partita. C’è stata una lunga sequenza di infortuni e un passaggio a vuoto era prevedibile. Devono ritrovare brillantezza: quando stai bene ti riesce tutto. Ma senza il rendimento speciale dell’Inter il Milan sarebbe ancora lì”.
Tassotti, ora vice di Andriy Shevchenko nella nazionale ucraina, commenta poi la situazione attuale di Zlatan Ibrahimovic, compresa la sua tanto discussa presenza al Festival di Sanremo: “Ibra ha quasi quarant’anni: è libero di gestirsi e stiamo parlando di un superprofessionista. Qualcuno vedendolo al Festival può infastidirsi, ma lui è anche infortunato e non avrebbe giocato lo stesso. Trovo già sorprendente quello che ha fatto in questa stagione”.
L'INTERVISTA INTEGRALE NELL'EDIZIONE ODIERNA DE LA GAZZETTA DELLO SPORT
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