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Tare: “Addio alla Lazio? Annunciato con anticipo alla società”

“Avevo già annunciato internamente con più di una stagione di anticipo che non avrei più prolungato il contratto in scadenza perché avevo bisogno di una pausa” racconta Igli Tare – l’ex direttore sportivo della Lazio – ai microfoni di Kicker. Diversi i temi trattati: dall’addio con il club biancoceleste al futuro, passando per Klose e Inzaghi.

Tare: “La Lazio sarà sempre speciale per me. Inzaghi è un modello da seguire”

Igli Tare si è raccontato a 360° ai microfoni di Kicker, rivista sportiva tedesca. Dopo aver terminato il proprio incarico di ds della Lazio, Tare ha voluto trascorrere del tempo con la propria famiglia: Ho deciso di passare molto tempo con la mia famiglia e di rilassarmi. Questo è stato importantissimo dopo il lungo ed estenuante periodo alla Lazio. Il nostro centro di vita rimane Roma, ma da qualche mese ho ricominciato a viaggiare molto e a guardare il calcio in tutta Europa. Presto andrò a trovare Pep Guardiola al Manchester City e Roberto de Zerbi a Brighton”

Il suo addio alla Lazio? Tare vuole fare chiarezza: “Avevo già annunciato internamente con più di una stagione di anticipo che non avrei più prolungato il contratto in scadenza perché avevo bisogno di una pausa. Per me è stato estremamente importante lasciare la Lazio ai massimi livelli, come seconda classificata e partecipante alla Champions League. Quando ho iniziato, le cose sembravano completamente diverse, sia atleticamente che finanziariamente. La Lazio resterà sempre speciale nella mia vita

Nel corso dell’esperienza in biancoceleste, Tare ha avuto l’opportunità di lavorare con Simone Inzaghi: “Lui è un modello da seguire. Simone ha trascorso undici anni da professionista alla Lazio, poi ha lavorato come allenatore nel settore giovanile per sette anni – e ad oggi è l’allenatore della Lazio in Serie A con più presenze”. E su Klose: “Mirò è stato uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai visto in campo. Sicuramente saprà trasmettere molto di questo ai professionisti di oggi. Che sia come capo allenatore o in un altro ruolo”.

Per Tare è ora di pensare al futuro e a nuove esperienze: “Amo il calcio, far crescere giocatori, squadre e club. Se il progetto è giusto, sono fortemente motivato a lavorare ovunque. La Bundesliga è e rimane estremamente attraente, con tutto ciò che ne consegue. È il legame tra tifosi e club che rende la cultura tedesca così speciale. L’organizzazione e le infrastrutture sono un altro grande vantaggio della Bundesliga”.

Redazione

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