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Tardelli: “Juventus? Dopo sei scudetti non basta arrivare in finale: deve vincere la Champions”

Altro ex, altra coppa alzata al cielo. E’ il turno di Marco Tardelli, che vinse la Coppa dei Campioni con la Juventus nel 1985: era la tragica serata dell’Heysel. Per l’ex centrocampista dei bianconeri è arrivata la volta buona:

“L’atmosfera è quella giusta, lo spirito anche” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport Sono tutti consapevoli della forza, delle qualità, delle possibilità. Penso proprio possa essere la volta buona. La Juve può farcela. Anzi: deve farcela. Dopo sei scudetti non basta più neanche arrivare in finale, cosa che invece è già un successo. Tutto può succedere in gara secca. Con l’Amburgo eravamo noi i favoriti, col Liverpool il contrario: benché quella partita all’Heysel sia stata segnata da tante ferite e nessuno ci fosse con la testa”.

Consigli tattico: “Se fossi la Juve partirei all’attacco. In difesa il Real può andare in difficoltà, è il suo limite, ma è fortissimo in attacco e a centrocampo. Il rovescio della medaglia è esporsi al contropiede, alla velocità di Cristiano Ronaldo e Bale se giocherà. Preferisco attaccare. Aspettare serve a poco, anzi rischia di esporre ai loro colpi in area”.

Dybala uomo chiave? Paragoni importanti: “Può cambiare gli equilibri: ha qualità enormi, dà l’assist, ti manda in gol e fa gol, tiene palla. Il Real lo teme più di Higuain che conosce bene. Dybala è il Platini di questa Juve? Come tipo di gioco lo paragono a Messi, anche se forse questo è un altro sacrilegio. Platini era più semplice, la sua grandezza era la semplicità. Non cercava il dribbling, non aspettava il rivale: in questo Dybala è più Sivori. E comunque Messi, Maradona, Platini non sono paragonabili a nessuno, anche se io Michel l’ho marcato”.

Meglio Bale o Isco? “Dipende da come sta Bale: è uno che sfonda con il fisico, che ha un tiro incredibile da lontano, però non gioca da tanto. Spesso chi rientra fa bene la prima partita, speriamo di no. Isco è molto importante per l’equilibrio del centrocampo”. Allegri o Zidane? Pochi dubbi: “Zidane ha fatto molto bene al Real, ma Allegri ha compiuto un ’ impresa . Quando è arrivato aveva il pubblico contro e credo anche non tutti i giocatori fossero felici del cambio con Conte. Ma lui ha plasmato squadra e ambiente, convinto il pubblico, ottenuto risultati”.

Voti alti per il presidente dei bianconeri: “Agnelli merita un voto tra 8 e 9. Se vince la Champions, 10. Si parla di simpatia e altro, ma quello che conta è vincere e lui c’è riuscito. E Marotta e Paratici hanno fatto forse più di quanto richiesto”. Solito tormentone: Buffon da Pallone d’oro? “Lo merita anche se non dovesse vincere: è la storia della Juve e del calcio italiano”.

L’Italia ha ridotto il gap con il vertice dell’Europa calcistica: “Credo che anche con Napoli e Roma le distanze si siano un po’ ridotte. A loro manca però la capacità di vincere: devono imparare. Per il gioco, davvero bellissimo, il Napoli avrebbe meritato lo scudetto. Però nei momenti importanti, con Atalanta, Palermo, Pescara, Sassuolo, ha sbagliato. E non è un discorso di fatturato: se perdi con la Juve posso capirlo, con l’Atalanta no. Bisogna poi ritrovare Milan e Inter: allora tornerà un campionato eccezionale”.

Redazione

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