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Takuma Asano eroe del Giappone: il pupillo di Wenger che fa sognare la nazionale di Moriyasu

Cinquantasettesimo minuto. La Germania è avanti 1-0, ma il Giappone sembra avere qualcosa in più dal punto di vista fisico. Moriyasu capisce il momento e si gira verso la panchina: “Tocca a te”. Ad alzarsi è Takuma Asano, attaccante del Bochum che nel giro di ventisei minuti diventerà l’eroe di un’intera nazione. Perché dopo il pareggio di Doan al 75’, a firmare la rete dell’1-2 ci ha pensato lui. In maniera tutt’altro che banale.

Asano eroe del Giappone: la sua storia

 

Stop al volo in corsa, regge di fisico contro Schlotterbeck e infine infila Neuer sul primo palo. La panchina del Giappone esplode, così come tutto lo stadio. Il capolavoro firmato da Takuma Asano. Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 2016. Takuma  – classe 1994 – è ormai nel giro della prima squadra del Sanfrecce Hiroshima da tre anni e per molti è pronto per il salto in Europa.

 

 

 

 

Il curriculum è dalla sua parte, dato che in Giappone ha vinto praticamente tutto: due campionati nazionali, due supercoppe, una coppa d’Asia under 23 e il premio di miglior giovane della J League. Così qualcuno dall’altra parte del mondo si accorge di lui. 

 

Estate 2016. A casa Asano il telefono squilla più forte del solito. Prefisso +44, la chiamata proviene da Londra. “Ti vuole Wenger, prepara le valigie”. L’Arsenal sborsa 4 milioni di euro e lo porta in Premier League. Takuma saluta il Sanfrecce Hiroshima e parte per l’Europa.

 

 

 

 

I tifosi dei Gunners neanche lo conoscono, di sicuro sognavano altri colpi. Ma a difenderlo c’è Wenger, che crede moltissimo in lui: “Ha un futuro brillante davanti a sé” dirà in una delle sue conferenze stampa. Prima però c’è da aspettare il permesso di lavoro. Passano le settimane ma Takuma non riesce a ottenerlo. La soluzione è il prestito, destinazione Germania.

 

La seconda divisione tedesca, per essere precisi. Qui inizia il giro per l’Europa di Asano. A crederci è lo Stoccarda, che lo chiede in prestito per due anni. In 45 presenze mette a segno 5 gol. Poi un’altra meta. Si resta in Germania, questa volta all’Hannover. Appena un’annata (dal 2018 al 2019), anche piuttosto infelice. Scende in campo appena tredici volte, senza mai lasciare il segno. Poco spazio e un rendimento deludente. A fine stagione torna all’Arsenal, ma solo per un attimo. Neanche il tempo di disfare la valigia che riparte. Takuma lascia Londra una volta per tutte e vola in Serbia, al Partizan. Qui trova la sua dimensione.

 

 

30 gol in 77 presenze tra tutte le competizioni. Il tutto con qualità e tanta classe. Gioca da centravanti, seconda punta e all’occorrenza anche come esterno. La magia svanisce nella stagione 2020-21 quando Takumi, a causa di qualche divergenza legata al suo stipendio, lascia la Serbia a parametro zero. La nuova chance arriva ancora una volta dalla Germania: Asano passa al Bochum.

 

 

 

 

Dal 2021 si arriva al presente, con Takuma che ha mandato ko la Germania di Flick. La sua prima volta in un Mondiale poteva andare decisamente peggio. Asano sogna a occhi aperti, così come tutto il Giappone.

 

Davide Masi

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