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Taibi: “E’ difficile accettare di aver preso gol da un portiere. L’Atalanta punterà sempre sui suoi giovani”

Intervenuto su Sky Sport 24 in collegamento da Cortina d’Ampezzo per la Savoia Cup, torneo tennistico di beneficenza, Massimo Taibi ha discusso del momento attuale di Atalanta, Milan e Manchester United, con un occhio alla sfida scudetto tra Inter e Juventus. “L’Atalanta ha sempre voluto puntare forte sul settore giovanile, non è una sorpresa e anche quando c’ero io la società propendeva verso questa soluzione” esordisce così il portiere, legato alla squadra di Bergamo per quattro stagioni fino al 2005 “All’epoca c’erano Pazzini e Montolivo che stavano per uscire dalla primavera, era chiara l’intenzione di voler far calcio proprio con i prodotti del settore giovanile”. Taibi prosegue discutendo dello storico gol segnato da Brignoli nella sfida di domenica scorsa contro il Milan, succedendogli 16 anni dopo l’ultima marcatura di un portiere in Serie A: “Quando capitò a me non c’era la necessità di salire in area avversaria, era ancora l’87’ e mi esposi al rischio di prendere gol sul ribaltamento di fronte, ma sentivo che poteva essere la scelta giusta e andò bene. Per il Milan rappresenta sicuramente una beffa, la prima cosa che ti viene da pensare è che sia un’annata fortemente negativa se prendi gol da un portiere dopo tutto questo tempo, non è facile da accettare”.

L’attenzione si sposta quindi sul derby di Manchester, dove proprio Taibi ha giocato sponda United nel 1999: “Storicamente lo United è sempre stato favorito nella sfida col City, ma negli ultimi anni la situazione si è equilibrata grazie alla crescita economica di questi ultimi. Forse il City è addirittura riuscito nel sorpasso, stavolta li vedo avvantaggiati”, non facendo mancare anche un aneddoto sulla sua esperienza inglese “All’epoca non potevo giocare in Champions League, quindi Ferguson mi fece esordire in Premier League. Dopo la papera con il Southampton si scelse di farmi abituare ai ritmi inglesi con calma, partendo dalla panchina, ma a gennaio di quella stagione decisi di tornare in Italia. Potessi tornare indietro, avrei vissuto l’esperienza in Premier con più tranquillità e meno fretta”. In chiusura una breve analisi sulla sfida tra Juventus e Inter, in scena domani sera all’Allianz Stadium: “Se non gioca Buffon, allora scelgo Handanovic tra i portieri delle due squadre. Fossi ancora io in porta non farebbe differenza avere Miranda o Chiellini davanti a me, sono due grandi difensori”.

Redazione

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