Ajax-Juventus, ci siamo. Ma chi marca Cristiano Ronaldo? “Dipende se e dove gioca!” precisa Ricardo Schlieper, agente di Nicolas Tagliafico, uno dei ‘candidati’ a incollarsi a uomo sul portoghese più forte del globo. “Sarà difficilissimo, Ronaldo è uno dei migliori in assoluto insieme a Messi. L’Ajax però non ha paura perché sta vivendo un momento magico e poi scusa, se è stato competitivo con Bayern Monaco e Real Madrid perché non può esserlo con la Juventus?”. Il fattore ‘pressione’ potrà incidere, soprattutto sulla testa dei ragazzi di Allegri. “L’Ajax giocherà con la leggerezza di chi ha già fatto un’impresa ad arrivare fin qui, loro invece devono raggiungere la semifinale quasi per forza altrimenti rischiano un mezzo flop europeo”.
Tagliafico, da buon capitano, è pronto alla sfida. E Ricardo, che lo conosce e ci lavora insieme da 11 anni, ci racconta qualche segreto: “E’ diverso da tanti altri giocatori. E’ uno dei calciatori più intelligenti con cui io abbia mai lavorato perché antepone sempre l’aspetto sportivo a quello economico. Un grande professionista, cultore del lavoro. La vittoria sul Real Madrid al Bernabeu è sicuramente una delle partite più speciali della sua carriera”.
A fine anno, indipendentemente da come andrà contro la Juventus, Tagliafico dovrebbe lasciare l’Ajax. “Il ragazzo crede che sia arrivato il momento giusto per provare una nuova esperienza, in un altro campionato. Vuole crescere professionalmente e ha già detto no a una proposta di rinnovo importante. Ci sono già diverse squadre che hanno chiesto informazioni, soprattutto che giocheranno la prossima Champions, ma è ancora presto per dire dove andrà. L’Ajax chiede parecchi soldi e sarà sicuramente un deterrente importante ma bisogna considerare che Nicolas sta facendo una stagione pazzesca, anche in Europa. E in Nazionale, quando non c’è Messi, è lui il capitano”.
L’ipotesi Italia non è da sottovalutare. “Io e la famiglia Branchini – Giovanni e il figlio Giacomo con cui Ricardo collabora ormai da anni – ci stiamo lavorando. In passato, prima che andasse all’Ajax, ne avevamo parlato con Parma e Bologna!”. A proposito di Italia: nel 1995 Ricardo e Giovanni Branchini riuscirono a portare Javier Zanetti all’Inter. “Si!”. Ma c’è un aneddoto da raccontare. "Nessuno ricorda che prima di chiudere l'affare Zanetti, Moratti prese Rambert! Erano venuti per firmare Javier ma presero subito Sebastian dall'Indipendiente, il primo acquisto della gestione Moratti. Per Rambert abbiamo chiuso tutto in 24 ore, per Zanetti ci sono voluti due mesi”.
Ma c’è dell’altro. “Suarez venne in Argentina per discutere di Zanetti e casualmente lo portammo a vedere il Rosario Central. In quella squadra giocava un giovanissimo Kily Gonzalez e io gli dissi ‘magari un giorno vi piacerà anche lui’ e fatalità, anni dopo, Kily andò all’Inter”.
Destino. Ancora in gioco quello di Tagliafico, che però prima deve pensare se e come marcare Cristiano Ronaldo. Un’impresa da Champions.
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