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Szczęsny, una stagione dalle due facce: dai disastri al riscatto da para-rigori

Minuto 74′. La Juventus sta vincendo quasi comodamente a Genova contro la Sampdoria, quando, all’improvviso, Rabiot tocca il pallone con il braccio destro in piena area da rigore; quello che, inizialmente, viene interpretato come un fallo al limite dell’area, si tramuta immediatamente nella concessione del tiro dagli undici metri.

 

Sul dischetto si presenta Candreva: l’esterno della Sampdoria calcia, ma trova l’opposizione di Wojciech Szczęsny, che indovina la traiettoria del rigore ed evita al match di riaprirsi completamente. Questo episodio è parecchio significativo nella stagione del portiere polacco: il difficile inizio di stagione non prometteva nulla di buono nè per sè, nè per i suoi compagni di difesa, spesso traditi dal loro numero uno. Ma, in quanto tale, non solo ha saputo riscattarsi, ma, se possibile, è riuscito ad andare in credito con gli errori commessi, rendendo la sua stagione memorabile attraverso i rigori.

Un inizio difficile, “curato” dalla scossa di Allegri

L’avvio di quest’annata calcistica comincia come peggio non potrebbe. Un po’ sulla scia degli errori che hanno caratterizzato la parte finale della stagione altalenante con Pirlo in panchina. Il ricordo di quel rasoterra di Sérgio Oliveira, a cui si oppone, deviando goffamente il pallone in porta, è ancora troppo vivido nella mente dell’ex Roma, che incappa in tre gaffes da horror contro Udinese e Napoli.

 

La Juventus poteva disporre di ben sei punti in più, rispetto a quello ottenuto e Szczęsny poteva regalare ad Allegri un ritorno in bianconero decisamente in salita. Tuttavia, sappiamo com’è fatto l’allenatore bianconero: con la sua proverbiale calma ha rincuorato il polacco, ma gli ha ricordato che i malus da sacrificare sono finiti. L’allenatore livornese stimola così il suo portiere. Potrebbe crollare definitivamente e rischiare di compromettere la stagione della sua squadra. Lui, invece, sceglie la seconda via: quella del riscatto. C’è solo da stabilire come sbrogliare questo snodo e l’ex Arsenal sceglie il modo più eroico che esista per un portiere: parare un calcio di rigore, per di più decisivi.

Szczęsny pararigori assoluto della Serie A e della Juventus

La via prediletta dal numero uno bianconero non è solo da prime pagine di giornale, ma è anche utile ai fini dell’obiettivo, attualmente prefissato dalla società: qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. Il rigore parato ieri rappresenta la terza occasione in cui riesce a esaltarsi nel tu per tu contro i rigoristi avversari. Il diagonale (respinto) di Candreva non solo ha difeso il momentaneo 0-2 juventino, ma gli ha permesso di raggiungere un traguardo di cui andare davvero fiero.

 

Quest’opposizione, che si unisce a quelle effettuate su Veretout e Pellegrini, permette al polacco di eguagliare un altro grande portiere del passato remoto bianconero: a tanti non dirà quasi nulla, ma nella stagione 1952-1953, Giovanni Viola ha anticipato Szczęsny, neutralizzando lo stesso numero di rigori: Mozzambani dell’Udinese, Pellicari della Spal e Pesaola del Napoli sono stati ipnotizzati dell’ex numero uno. C’è, tuttavia, un dato in cui si l’ex Arsenal riesce a differenziarsi rispetto a questo grande portiere del passato: da ieri è il miglior para rigori della Serie A nelle ultime tre stagioni: dall’annata 2019/2020, Szczęsny è riuscito a bloccare 6 conclusioni verso la sua porta. Nessun collega ha fatto meglio. Numeri da grande portiere, insomma. Numeri che danno credito a una stagione partita male e raddrizzatasi come e quando meglio non poteva: in un rush finale incandescente, la Juve può e deve contare sui punti che può portare un portiere para rigori come lui.  

Matteo Barile

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