Ancora una volta, la Svizzera arriva ai Mondiali da sfavorita. Nel complicato ed equilibrato girone G di Qatar 2022, sono in tanti a considerare la Svizzera la più debole del gruppo, dietro a Brasile, Serbia e Camerun, ma la storia racconta che nelle ultime quattro edizioni la Nazionale crociata ha raggiunto la fase a eliminazione diretta ben tre volte: soltanto nel 2010, dopo aver incredibilmente battuto i futuri campioni del mondo della Spagna nella prima partita del Mondiale in Sudafrica, gli elvetici uscirono alla fase a gironi per colpa di un deludente pareggio contro l’Honduras.
Ma questa volta la Svizzera è riuscita a stupire fin dalla fase di qualificazione ai Mondiali, a discapito proprio della Nazionale italiana: con un cammino lucido e affidabile gli elvetici si sono classificati al primo posto del girone, evitando i complicati spareggi. E ora, contando sul super personaggio Sommer tra i pali, sul rinato capitan Xhaka a centrocampo e su bomber Embolo in attacco, la Svizzera è pronta a sorprendere di nuovo.
Nell’autunno 2021, dopo l’Europeo terminato con l’eliminazione ai calci di rigore ai quarti di finale contro la Spagna, non prima di aver buttato fuori dalla competizione i campioni del mondo della Francia, si è concluso il lunghissimo ciclo Petkovic. ‘Vlado’ sceglie il Bordeaux, mentre la Svizzera assegna l’incarico a Murat Yakin. Allenatore 48enne, che dopo una lunga carriera nel campionato elvetico e alcune soddisfazioni sulla panchina del Basilea (due scudetti vinti e una semifinale di Europa League), ha ottenuto l’incarico più importante in una situazione che sulla carta si preannunciava decisamente complicata, contro l’Italia campione d’Europa.
Ma invece il CT svizzero ha guidato la propria Nazionale, che soltanto pochi mesi prima aveva perso 3-0 senza appello, a fermare l’Italia due volte su due (anche grazie agli errori fatali di Jorginho dal dischetto) e a passare il turno, commettendo praticamente zero errori nelle altre gare della fase di qualificazione.
Tra i giocatori convocati da Yakin ci sono soltanto due giocatori di Serie A, ma in realtà sono molti di più quelli con un passato in Italia. Da Widmer a Freuler, passando per Seferovic, e spicca la curiosità della convocazione di quattro portieri (qui la spiegazione):
La Svizzera ha alternato diversi sistemi di gioco nell’ultimo anno, avendo in rosa giocatori molto versatili come Widmer, Rodriguez, Zakaria e Sow. Ma con ogni probabilità ai nastri di partenza gli elvetici si schiereranno con un 4-2-3-1 molto concreto ma anche offensivo. Infatti, la coppia difensiva sarà formata dalla coppia dinamica Elvedi-Akanji, mentre sulle fasce giocheranno proprio l’ex Udinese e il capitano del Torino. Il duo di centrocampo Freuler-Xhaka punta moltissimo sulla solidità, con Zakaria pronto a subentrare. Sulla trequarti ci sarà l’eterno Xherdan Shaqiri, insieme a Djibril Sow e Ruben Vargas, a supporto dell’unica punta. Si giocheranno un posto la certezza Embolo, l’astro nascente Okafor e l’esperto Seferovic, pur lasciando aperta la porta alla possibilità di cambiare sistema in corsa.
In una Nazionale in cui il collettivo, perennemente dato per sfavorito rispetto alle concorrenti, ha sempre fatto la differenza, non può che spiccare il leader e capitano: Granit Xhaka. Il centrocampista dell’Arsenal sta vivendo una nuova esplosione in questa stagione da trascinatore assoluto dei Gunners di Arteta dominanti in Premier League. E vorrà rimanere sulla stessa scia anche in Nazionale, per portarla all’ennesimo traguardo storico e sorprendente.
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