Doveva essere la rivoluzione copernicana del mondo del calcio, invece il progetto Superlega è naufragato ufficialmente dopo appena 48 ore dalla nascita. Tanto, infatti, è passato dal comunicato congiunto di 12 dei principali club europei (Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham), che annunciavano di aver fondato una propria lega per disputare un torneo internazionale – in chiara contrapposizione alla Champions League e alle altre competizioni europee per club – che si sarebbe disputato a metà settimana, alla spaccatura totale che ha portato all’estromissione ufficiale dal progetto dei sei club di Premier League e, poche ore dopo (mercoledì mattina), di Atletico Madrid e Inter e a ruota gli altri.
Una Waterloo inaspettata, almeno in così breve tempo visti i propositi dei club fondatori – 12 ma sarebbero dovuti diventare 15, a cui spettava il privilegio di aver accesso garantito alla competizione, mentre altri 5 club ogni anno si sarebbero dovuti guadagnare l’approdo a quella che i fondatori definivano come “la competizione più bella al mondo, capace di portare benefici economici a tutto il mondo del calcio”, che nelle intenzioni, già dall’agosto prossimo, avrebbe dovuto prendere il via con la prima edizione.
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