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Sudtirol, Bisoli: “Cosa ho detto a Mignani? Ci va più rispetto”

Un’eliminazione dolorosa per il Sudtirol, dopo un eroico cammino per tutto il campionato di Serie B e la vittoria nella gara d’andata a Bolzano. Sfuma la doppia promozione dalla Serie C per gli altotesini, ma la stagione rimane di altissimo livello per una neopromossa. L’allenatore Pierpaolo Bisoli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport dopo l’eliminazione dai playoff col Bari

Nelle partite ci sono gli episodi, ogni tanto vanno bene e altre volte male. I ragazzi sono stati degli eroi, non essere arrivati in finale fa parte del calcio. Bisogna accettare le sconfitte con dignità, lo rispettiamo. Loro avevano questo vantaggio di essere arrivati terzi ed è giusto che l’abbiano sfruttato“, ha detto Bisoli a Sky Sport. 

Photo Credits: Ufficio Stampa FCS

Ancora Bisoli: “Fare di più in fase offensiva? Abbiamo trovato una muraglia di gente oggi, un po’ si sono sciolti i ragazzi, ma sono stati degli eroi, hanno rappresentato una regione con grande dignità, li ringrazierò sempre. Cosa rimprovero a loro? Avremmo potuto sfruttare meglio la palla sugli esterni, ma fa parte del processo di crescita“.

Sul futuro: “Non lo so, ci vedremo con la società. A Bolzano non abbiamo ancora realizzato cosa abbiamo fatto, ogni giorno abbiamo chiesto qualcosa di più. Quando sei lì a un passo chiaramente vorresti arrivare in fondo. Io sono un pazzo, ma lucido. A bocce ferme devo dire solo ‘Bravissimi’ ai ragazzi, allo staff, ai magazzinieri“. 

Sul litigio a fine partita con Mignani e Polito: “Cosa ho detto a Mignani? Niente, io non ho mai insultato né minacciato nessuno, io urlo sempre e solo con i miei giocatori. Ci va solo un po’ più di rispetto per alcune persone. Non mi sono lamentato dei palloni che non c’erano, fa parte del gioco, l’abbiamo fatto tutti“.

Infine, sugli episodi di Brescia-Cosenza, che hanno coinvolto anche suo figlio Dimitri, capitano dei lombardi: “Fino alle 2:30 sono stato al telefono con mio figlio, perché era anche con sua moglie e il figlio, finché non sono arrivati a casa siamo stati in contatto. Bisogna avere lucidità in certe situazioni, anche quando si perde“.

Redazione

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