Simic con la maglia del Bari (Credit: Tess lapedota/Radio Selene Passione Bari) GianlucadiMarzio.com
Il Bari di Moreno Longo fallisce l’obiettivo playoff e viene contestato duramente a fine partita.
Il Bari di Moreno Longo chiude amaramente la stagione: lo 0-0 sul campo del Sudtirol, nell’ultima giornata di Serie B, spegne definitivamente le residue speranze di accedere ai playoff. I biancorossi, chiamati all’impresa, avrebbero dovuto vincere e sperare contemporaneamente in un passo falso del Cesena di Mignani, che invece ha conquistato i tre punti nel finale del derby contro il Modena grazie a un gol di Mirko Antonucci.
Un epilogo deludente per una squadra partita con ben altre ambizioni e che ora si ritrova a fare i conti con una piazza delusa, esasperata e ormai distante. Allo stadio Druso, a fine partita, i volti dei giocatori erano spenti, alcuni a testa bassa, altri immobili davanti al settore ospiti che, tra cori e striscioni duri (“Indegni”, “Ora… via tutti”), ha sancito la rottura definitiva con il gruppo.
Obiettivo fallito e stagione da archiviare in fretta. Il Bari saluta i playoff e chiude con l’amaro in bocca, lasciando dietro di sé più dubbi che certezze. La delusione di Bolzano è solo l’ultimo capitolo di un lento declino: nelle ultime undici giornate, i biancorossi hanno raccolto appena 11 punti — numeri da retrocessione diretta che hanno di fatto vanificato i segnali positivi della prima parte di stagione.
Una spirale negativa che Moreno Longo non è riuscito a invertire. A fine gara, l’allenatore di Grugliasco è apparso visibilmente provato. Ha vissuto la partita con grande tensione, spesso in piedi davanti alla panchina, isolato e concentrato, consapevole di giocarsi l’ultima possibilità. Nel secondo tempo ha provato il tutto per tutto, gettando nella mischia le armi offensive a disposizione — Novakovich, Bonfanti, Falletti e Oliveri — ma senza ottenere la scossa sperata. Dopo il triplice fischio, si è diretto verso i suoi giocatori per consolarli, raccogliendo anche lui i fischi provenienti dal settore ospiti. Ai microfoni ha provato a mantenere lucidità, respingendo l’etichetta di “stagione fallimentare”, ma ammettendo con onestà i limiti emersi: “Se guardiamo all’obiettivo playoff, c’è rammarico. Siamo rimasti per tanti mesi in quella zona di classifica, ma spesso ci è mancato lo step decisivo per fare il salto di qualità.”
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