Una serata particolare al Camp Nou. Minuto 21, tutto lo stadio prima si ferma, poi canta in coro. La dedica è per Luis Enrique e la figlia Xana, scomparsa a 9 anni per un osteosarcoma. La scelta del minuto non è casuale: è il numero di maglia che ‘Lucho’ indossava da giocatore. Un modo per testimoniare alla leggenda blaugrana che, in questa tremenda battaglia, non è solo, ma può contare sul popolo catalano.
In campo, poi, è arrivata un’altra dedica. Stavolta il minuto è il 61: Ansu Fati, il mattatore della serata, lascia il campo a Luis Suarez. L’uruguaiano ci mette 30 secondi per stoppare dal limite e calciare alle spalle di Cillessen: è il gol del 4-1 (la partita finirà poi 5-2 per il Barça). Tutti lo abbracciano, Suarez alza al cielo le mani e disegna una ‘X’ con le dita. L’iniziale di Xana.
Il ‘Pistolero’ è stato uno dei giocatori blaugrana più colpiti dal lutto perché – come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo Deportivo – conosceva benissimo la bambina, che frequentava la stessa scuola della figlia Delfi. Un vuoto per Luis Enrique che, per un momento, Suarez e il Camp Nou hanno cercato di colmare.
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