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Cremonese, Stroppa: “La squadra non si è mai disunita. Futuro? Non lo so”

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Giovanni Stroppa, allenatore Cremonese

La Cremonese torna in Serie A, le parole di Stroppa al termine della finale playoff

La Cremonese torna in Serie A, vincendo per 2-0 contro lo Spezia nel ritorno della finale playoff di Serie B.

La partita è stata decisa dalle reti di De Luca nel primo tempo e Collocolo nel secondo, che sono valse la promozione dopo lo 0-0 dell’andata.

A fine partita, l’allenatore grigiorosso Giovanni Stroppa ha parlato della partita e del traguardo raggiunto.

Di seguito le sue parole nel postpartita.

Cremonese, Stroppa: “Futuro? Non lo so”

Stroppa ha iniziato così: “Sembrava chiusa a 10 min dalla fine ma la stavamo compromettendo. C’è una stagione da ricordare per tutto quello che abbiamo fatto. Con le unghie e con la qualità del gioco ce la siamo portata a casa. È stata una cavalcata complessa, in quel mese che mi è stato tolto il gruppo è stato difficile. La squadra non si è mai disunita, abbiamo fatto risultati importanti. Adesso raccogliamo.”

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Giovanni Stroppa, allenatore Cremonese

L’allenatore della Cremonese ha poi proseguito: De Luca? Gli ho detto che era la serata giusta per fare gol e che aspettavo un colpo dei suoi. Vasquez? Ha una qualità devastante e un’intelligenza calcistica superiore. Quando c’è lui in campo basta dargli la palla”. 

C’è anche tempo per una dedica speciale: “La dedica va al mio staff, ci si mette sempre in discussione. Poi ringrazio la società, Giovanni Arvedi su tutti. E in generale tutta la grande famiglia della Cremonese. Con il passare dei mesi siamo diventati una grande squadra. Mi ritengo fortunato perché gioco per raggiungere determinati obiettivi. All’esonero ero a cinque punti dalla Serie A diretta, quando sono tornato eravamo a 12 punti. Quindi ancora più complimenti ai miei ragazzi, da lì ci siamo rimboccati le maniche. Ho visto D’Angelo dopo la partita, se avessi perso sarei stato contento di averlo fatto con lui. Meritava la Serie A. Pronto per la Serie A? Sono pronto per andare a bere, stasera me la godo. A fine partita sono andato da mia figlia, non volevo che venisse perché c’era anche a Venezia lo scorso anno. Questa vittoria mi stimola di più, mi era stato tolta la squadra da sotto i piedi. Secondo gol dello Spezia? Mi è passata davanti una gondola (ride, ndr).

E sul futuro: “Io sono in scadenza: tra un mese sono un bellissimo disoccupato con un risultato ottenuto, in questo momento mi godo il viaggio. Vediamo quello che succede”.