In collaborazione con RedBull.com
La sua carriera è pronta a prendere il volo: corre e segna con grande energia
Con il padre Pierpaolo (allenatore ed ex calciatore) e il fratello Davide (anche lui calciatore, attualmente al San Marino) si chiamano “Leoni”. Guardare il profilo Instragram per credere: famiglia unita, e non solo dal pallone: «Papà non ha nemmeno WhatsApp però il suo messaggio o la sua chiamata, insieme a quelle di mia madre e di mio fratello, arriva sempre subito dopo il termine di una mia partita. Amo la mia famiglia, è tutto per me». Firmato Dimitri Bisoli, instancabile centrocampista classe 1994 del Brescia, figlio d’arte: il papà Pierpaolo è stato prima calciatore e poi allenatore (in questa stagione alla guida del Padova, Lega Pro).
Rapporto stretto tra i due, strettissimo: «Ogni persona ha bisogno di un mito da imitare, da prendere come esempio per provare a ripercorrere le sue gesta. Quell’idolo per me sei tu, Papi», si legge in un post di Dimitri che lo scorso anno sfidò proprio il padre durante un Brescia-Vicenza: uno in campo, l’altro in panchina. Serata speciale. Uno che non si ferma mai un secondo Dimitri Bisoli, né in campo né fuori: 35 partite lo scorso anno, punto fermo del Brescia anche in questa stagione. Corre, fatica e sogna in grande.
Corsa, grinta, inserimenti: instancabile. Dimitri Bisoli è uno che in campo si sente eccome: centrocampista moderno, con la testa ben salda sulle spalle e il sacrificio come punto fermo di una carriera pronta a decollare. «Dimitri si allena duro, sempre al 110%, ha il giusto atteggiamento, cura ogni dettaglio: ha tutto affinché in futuro possa giocare in categorie superiori», ha detto tempo fa il suo ex allenatore al Brescia Cristian Brocchi, uno che i grandi palcoscenici li ha vissuti nella sua lunga carriera da calciatore. Previsione che si potrebbe presto avverare: Genoa, Sampdoria e soprattutto Cagliari ormai da mesi si contendono il cartellino di Dimitri Bisoli, che però non è tipo da farsi distrarre dalle voci di mercato.
Leone in campo, sognatore fuori: «La Serie A è sempre stato uno di quei desideri che coltivo fin da piccolo. Però sempre piedi per terra, conosco solo la strada del lavoro e provo a percorrerla giorno dopo giorno», dichiarava una stagione fa. Carriere pronta a spiccare il volo, prima però c’è il Brescia da salvare e lui non è tipo da tirarsi indietro: energia, corsa, sacrificio e gol. Perché Dimitri ha il senso del gol nel DNA, nonostante non sia esattamente il suo mestiere: 5 gol lo scorso campionato, già 3 nella stagione in corso. Numeri che però non bastano per spiegare bene Bisoli: Dimitri è un concentrato di energia che sprigiona senza mai risparmiarsi, gara dopo gara. Correndo e sognando. Lui, che la fame in campo l’ha ereditata proprio da papà Pierpaolo. Essere leoni d’altronde è un vizio di famiglia.
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