Marco Storari si racconta. E per farlo parte dal Messina, squadra in cui ha militato dal 2003 al 2007: “Qui è stato l’esordio in Serie A, qui ho trovato l’amore. Messina è la mia casa”, ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport. Spazio poi a qualche considerazione sulla Nazionale, l’Italia di Conte impegnata all’Europeo e reduce dalla vittoria per 2-0 sul Belgio: “Non avevo dubbi; al di là della difesa, c’è il valore aggiunto di Conte. La presenza di giocatori che hanno militato in altri campionati? Questo aiuta, perchè in campionati diversi accumuli esperienza, competi con giocatori anche di altri livelli. Ma quello che conta è il risultato. L’Italia ha giocato bene, con idee chiare e andando oltre lo scetticismo. Si è vista una squadra in campo. Una squadra operaia con lo spirito giusto, che corre e ha un’ottima preparazione fisica. Una squadra con giocatori senza un grande nome ma che giocano da campioni“.
Conte, un allenatore diverso da Allegri, secondo Storari sotto questi aspetti: “Conte si sa adattare e punta sulla quantità oltre che alla qualità. Allegri preferisce la qualità invece”. In chiusura un pensiero sull’affare Padoin-Cagliari: “Serviva un giocatore così. Se fossi un allenatore vorrei sempre un Padoin in squadra, alza la media dell’allenamento sempre, puoi farci affidamento ed è duttile. Al Cagliari serviva“.
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