Stoichkov: “Neymar non sarà un altro Giuda, vincerà il Pallone d’Oro con il Barça”

‘Dio è bulgaro’. Preso atto di questo dogma, non possiamo che ammirare la tenacia con cui Hristo Stoichkov continua a invecchiare, senza perdere mai quella dialettica pungente che lo ha contraddistinto per tutta la sua carriera da calciatore.

Il Pallone d’Oro 1994 torna a far parlare di sé per un grande evento da lui organizzato in onore del suo cinquantesimo compleanno, festeggiato lo scorso 8 febbraio. A Sofia, il 20 maggio, andrà in scena una kermesse calcistica di prim’ordine, con numerosi fuoriclasse invitati a rendere omaggio al più grande calciatore bulgaro di tutti i tempi. Tra i tanti, ci saranno anche Diego Armando Maradona e Roberto Baggio, due numeri dieci che si sono contesi con Stoichkov più di qualche copertina patinata, all’inizio degli anni ’90. “Sono molto felice perché sarà un giorno speciale – racconta l’ex attaccante del Parma a “Esporte Cope”, secondo quanto riportato da Marca – a Sofia giocherà  il mio Dream Team e sarà una grande festa”.

La sfortunata parentesi italiana arrivò per Stoichkov nel 1995, nel momento più alto della sua carriera: nonostante il numero 8 fosse idolatrato dai tifosi del Barcellona, il suo carattere ribelle lo portò a litigare con Johan Cruijff, l’allora allenatore dei blaugrana. A distanza di anni, Stoichkov sembra aver dimenticato i dissapori con l’olandese, tessendo le lodi della squadra che lo ha fatto conoscere al mondo ogni volta che gli si presenta l’occasione: “Non dirò nulla di nuovo, ma è una squadra completa che gioca un bel calcio, continuando a far innamorare la gente”. Stoichkov è uno che di genio se ne intende, e il suo commento su Neymar ha l’aria di una benedizione: “Non sarà un altro Giuda e sono sicuro che vincerà il Pallone d’Oro giocando nel Barcellona”. Messaggio chiaro e conciso: il percorso compiuto da Luis Figo non verrà ripetuto; i tifosi catalani possono dormire sonni tranquilli.

In chiusura, una battuta su Guardiola e il suo trasferimento al Manchester City: “È un passo importante per lui, può misurarsi in un altro campionato dopo Spagna e Germania”.