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Mitrovic: “A Verona crediamo nella salvezza. Mi ispiro a Kvaratskhelia e Pulisic”

Dopo la partita tra la Serbia U21 e i pari età del Lussemburgo, giocata a Esch-sur-Alzette e valevole per le qualificazioni agli Europei 2025, l’attaccante dell’Hellas Verona e della nazionale serba Stefan Mitrovic ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Il classe 2002 è anche stato decisivo segnando il primo gol della partita.

Su quello che ha provato giocando contro contro il Milan prima della sosta: “È stata una sensazione bellissima giocare contro un grande club di Serie A. Si trattava solo della mia quarta presenza in un nuovo campionato, dove si pratica uno stile di gioco completamente diverso rispetto alla Serbia. Chiaramente sono ancora molto deluso per il risultato (il Verona ha perso 1-3, ndr). Sono consapevole che posso fare di più ma per il momento mi accontento dei minuti che sto giocando. Ai tifosi dico: ci vorrà però un po’ di pazienza prima di ritrovare il ritmo giusto“.

Sulle sue prime sensazioni della Serie A: “Da voi si gioca un calcio diverso rispetto alla Serbia: molto tattico, poi la qualità dei calciatori è di un livello top mondiale. Nel mio paese invece le squadre usano uno stile di gioco più aggressivo. Il calcio italiano è molto difficile ma sono convinto che posso dimostrare le mie qualità. E l’ho dimostrato contro giocatori forti come Theo Hernandez. Ho tanta fiducia in me stesso e credo di potermela giocare contro chiunque, so che posso far male. Italia, inizierai a conoscermi“.

Nonostante le tante cessioni a gennaio, il Verona è al momento in zona salvezza con due punti di vantaggio sul Frosinone: “Ci sono stati tanti nuovi arrivi e non è facile. Siamo felici di aver vinto due partite di fila ma da qui a fine stagione sarà una lotta. Ogni partita sarà come una finale ma crediamo nella salvezza, consapevoli che in Italia non esistono partite facili. Poi il calendario è uno di quelli proibitivi. Ma crediamo in noi stessi…“.

Sui suoi modelli: “Mi ispiro ai top player come Pulisic e Kvaratskhelia, ali molto ‘dirette’. Il mio ruolo preferito? Quello di ala sinistra anche se non ho problemi a farlo anche a destra. Poi posso anche fare il trequartista dietro alla punta…“. 

Infine, sui giocatori con cui ha legato maggiormente: “Ho legato con il mio connazionale Lazovic, che gioca nel mio ruolo. Ci conosciamo grazie alla nazionale e siamo molto amici in campo e fuori. Mi dà tanti consigli tattici, dicendomi sempre di rimanere concentrato e di vivere nel presente. Poi mi fa anche da traduttore… Darko è un vero amico“.

A CURA DI ALESSANDRO SCHIAVONE

Redazione

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