“Fuoco amico“: potrebbe essere questo uno dei titoli di Bayer Leverkusen-Bayern Monaco, la partita più attesa di questa stagione di Bundesliga, decisa anche da Josip Stanisic. Nella giornata in cui un po’ tutti si sarebbero aspettati le fiammate di Wirtz e Musiala, a sbloccare, e decidere, è stato un ragazzo a sorpresa, che non ha nemmeno esultato dopo aver segnato uno dei gol più pesanti dell’anno.
Non è certamente la prima volta in cui un uomo che nessuno si aspetta decide un match di così grande importanza, ma in questo caso la rete di Stanisic assume un valore davvero singolare, un po’ romantico e un po’ malinconico, grazie a tutta la storia che ha portato il terzino, croato ma praticamente un bavarese acquisito, a segnare questo gol.
Josip Stanisic nasce proprio a Monaco di Baviera, il 2 aprile 2000. Tutta la sua famiglia, da quando il nonno Milan si era spostato in Germania da giovane (diventando anche un arbitro a livello dilettantistico), è legata al calcio e alla Baviera: il padre Damir fece un provino per il Bayern, senza però essere preso. A Josip, inizialmente, tocca lo stesso destino: a otto anni i campioni tedeschi lo bocciano e lui decide di muovere i primi passi con la maglia degli storici rivali del Monaco 1860.
Dopo la retrocessione in Serie C del 2015, però, passa al Fürstenfeldbruck, un club dell’hinterland di Monaco, di fatto satellite del Bayern per i giovani talenti. E infatti, dopo due anni ad alti livelli, nonostante un brutto infortunio alla caviglia, a 17 anni finalmente lo ingaggia. Nel 2018 viene anche convocato per il ritiro pre-campionato della prima squadra, mentre dall’anno dopo comincia a giocare stabilmente nella seconda squadra dei bavaresi, che milita in terza divisione. L’allenatore a notarlo, e lanciarlo, è Julian Nagelsmann: nel 2021 l’allenatore blocca il suo prestito all’Heidenheim e gli dà fiducia, preferendolo a Sarr e Richards quando Pavard è fuori per infortunio. Non a caso, nella stagione successiva, quando l’attuale CT della Germania era ancora a Monaco, Stanisic firma il rinnovo fino al 2026.
Ma con l’arrivo di Tuchel tutto cambia: poche presenze, quasi tutte da subentrato, e una fiducia che evidentemente non c’è più. Ecco quindi, nell’estate 2023, la scelta di partire in prestito secco. Dove? Al Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, che aveva già mostrato grandi potenzialità nella stagione precedente.
Ma come siamo arrivati alla partita di oggi? Stanisic si è consacrato in questi mesi a Leverkusen? Non proprio. Non è mai stato in cima alle preferenze di Xabi Alonso nei primi mesi al Bayer, diventando più un giocatore da turnover di Coppa ed Europa League. Ma nel giorno della partita più importante dell’anno, dove tutte le rivali, dal Dortmund al Lipsia, nelle scorse stagioni hanno steccato, compromettendo il sogno titolo, Xabi Alonso stupisce tutti: Stanisic titolare, con Frimpong (giocatore da sei gol e sei assist in Bundes) in panchina.
Risultato? A sbloccare la partita, nel momento di maggiore equilibrio, è proprio lui: perfetto inserimento sul secondo palo e facile tap-in sull’assist di Andrich. Esultanza contenuta, con gesti evidenti per chiedere scusa ai suoi ex compagni. Poi, però, anche un pugno rivolto alla tribuna: una piccola soddisfazione personale, dopo una carriera intera legata al Bayern. Quel che succede dopo non è una sorpresa: una squadra, il Leverkusen, che si esalta nel dominio e cresce sempre di più, un’altra, il Bayern, sempre più propensa a crollare alla prima difficoltà. E Xabi Alonso vola in paradiso, a +5 sui rivali.
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