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Spinazzola: “Basta fallimenti. Gattuso bravo a creare fiducia, sappiamo di essere forti”

Leonardo Spinazzola con la Nazionale (IMAGO)

Le parole di Leonardo Spinazzola, terzino del Napoli e della Nazionale, ai microfoni della Rai

Tra le grandi novità nelle convocazioni di Gennaro Gattuso per le partite contro Estonia e Israele c’è sicuramente Leonardo Spinazzola, tornato in Nazionale dopo oltre due anni, e subito protagonista nel match di Tallin con l’assist per il gol di Francesco Pio Esposito. Il terzino del Napoli è intervenuto ai microfoni della Rai, suonando la carica in vista dei sempre più probabili playoff: “Basta con i fallimenti, al Mondiale dobbiamo andarci“.

Sul rapporto con Gattuso, invece, l’ex Roma e Juventus ha dichiarato: “Mi ha chiamato prima del primo raduno, mi ha detto che per me le porte erano aperte. Convocazione? Una telefonata breve: ‘Leo, abbiamo bisogno di te’. Quelle parole mi hanno dato una grande carica“.

Spinazzola ha parlato anche del confronto tra questa Nazionale e quella campione d’Europa nel 2021: “Allora c’erano Bonucci e Chiellini, uomini d’esperienza che avevano vinto e perso. Ora ci sono giovani che giocano finali di Champions e di Europa League: questa è la strada giusta. Ho trovato un gruppo unito e un grande clima. Gattuso è stato bravissimo a creare fiducia e identità. Sappiamo di essere forti“.

Il terzino del Napoli è tornato sui momenti difficili dopo l’infortunio: “Sono cambiato, non ho più l’esplosività di prima, ma sono cresciuto mentalmente e tatticamente. Ho lavorato con professionisti che mi hanno aiutato tantissimo, e anche la mia famiglia ha avuto un ruolo fondamentale. Sono felice dell’uomo e del giocatore che sono diventato“. Il classe ’93 ha ringraziato Antonio Conte: “Mi ha rimesso in forma, come ai tempi di Gasperini. Gli devo tanto, mi ha fatto alzare il livello fisico e mentale“.

Spinazzola: “Ho avuto bisogno di lavorare con dei professionisti”

Leonardo Spinazzola ha parlato dei momenti bui dopo l’infortunio in Italia-Belgio all’Europeo del 2021: “I due anni successivi sono stati molto duri. Rimanevo bloccato nel passato, nella visione di quello che ero prima. Ho avuto bisogno di lavorare con dei professionisti, mi hanno dato una grande mano“.

Nonostante tutto, le difficoltà sono alle spalle: “Con questo aiuto ho fatto un grande percorso. Anche la mia famiglia ha fatto tanto. Ho oltrepassato quell’immagine, spero che lo facciano anche gli altri“.

 

Redazione

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