Il Palermo esulta sotto al settore ospiti (credit -Imago) - Gianlucadimarzio.com
Il Palermo vola al primo posto in classifica grazie al successo per 1-2 contro lo Spezia. Dopo 93 anni, i rosanero superano i bianconeri in trasferta.
Era il 21 febbraio del 1932. Giornata numero 20 in una Serie B a 18 squadre, girone unico. Il Palermo batteva lo Spezia col risultato di 1-2. novantatré anni dopo, o se preferite oltre 33.000 giorni più tardi, i rosanero hanno ritrovato la piena posta in palio al Picco, uno stadio che per i siciliani era diventato stregato.
Stesso risultato di 93 anni fa: 1-2. E stessa sequenza: 0-2 per il Palermo prima che i liguri accorciassero le distanze. Nel 1932 in panchina c’era Gyula Feldmann per i siciliani, ex difensore ungherese subentrato a Tony Gargnelli (esonerato a inizio stagione). Attori diversi, una vita fa. Un deja vu sempre attuale da troppi anni, oggi finalmente sepolto.
Storia passata, un incantesimo spezzato. Il Palermo l’aveva vinta grazie ai gol di Banchero e Ruffino, per i bianconeri era stato invece Cappelli ad accorciare le distanze. Quasi un secolo più tardi, ci hanno pensato Pohjanpalo e Pierozzi a sfatare un mito che per poco non diventava secolare. Nel mezzo solo vittorie per lo Spezia (5) o pareggi (4) in 9 incroci al Picco tra le due squadre.
Una vittoria storica per il Palermo, che almeno per qualche ora si gode il primato in classifica aspettando il Modena, impegnato domenica contro la Virtus Entella. Quindici punti in 7 giornate per gli uomini di Inzaghi, più di Dybala e compagni nella stagione 2013-2014, l’anno dell’ultima promozione in A dei rosanero. Allora, dopo 7 turni di campionato, i siciliani erano fermi a 10, all’ottavo posto, prima di spiccare il volo e dominare tra i cadetti.
Nel 1932 la Serie B conosceva la sua terza edizione in assoluto in Italia (stagione 1931-1932). Diciotto squadre, tra cui anche Atalanta, Udinese, Lecce e Parma, oggi stabilmente in Serie A. Una seconda divisione di lusso, in un Paese già calciofilo. E con un Palermo grande protagonista. Il 21 febbraio del 1932, i rosanero guidati da un ungherese in panchina vinsero infatti il campionato. L’altra promossa fu il Padova, squadra che coi siciliani è legata da uno storico gemellaggio.
Fu la prima storica promozione nel massimo campionato italiano per il Palermo, e il primo vero titolo mai vinto. Una stagione straordinaria, con 80 gol fatti (miglior attacco) e 35 subiti (miglior difesa). Era la squadra del bomber Radice (miglior marcatore con 28 gol) e del presidente Paolo Barresi. Lo stadio, era quello “Del Littorio”, 15 mila posti a sedere e disponibile solo dalla 17esima giornata di campionato quell’anno. Dagli anni ’30 a oggi, il 2025. Tra poco meno di un mese, il Palermo festeggerà 125 anni di storia. Da Barresi a City Group, due squadre costruite per vincere. E con un filo conduttore che si chiama Spezia. L’ultimo successo in Liguria, è coinciso infatti col salto di categoria.
La scoperta del DNA, il primo sbarco sulla Luna, la nascita di Internet. Nel mondo del Cinema, invece, usciva nelle sale “Via col Vento”, più tardi anche Forrest Gump e poi Pulp Fiction. Nel 1989 la caduta del Muro di Berlino, mentre 9 anni dopo Google avrebbe cambiato le nostre vite. Nel mezzo altre pagine di storia.
Palermo, invece, nel 1932 era già capoluogo della Sicilia. Ed era città piena di cultura barocca. Proprio come oggi. Sì, ma il calcio? C’era, eccome. L’evento dell’anno 1932, anzi, fu la promozione dei rosa in Serie A. Novantatré anni più tardi i tifosi si augurano che il successo a La Spezia sia più di un semplice Tabù seppellito. Che ci sia attorno, magari, un disegno del destino. Ripetersi, ancora una volta: tra bellezza artistica e calcio al massimo livello.
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