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Speedy Kownacki, il Re ‘Mida’ polacco: gioca e… segna subito! Sulle orme di Schick, semplicemente David

Speedy Kownacki, il Re ‘Mida’ polacco: quando gioca… segna! È la nuova (vecchia) regola di casa Sampdoria: trentotto secondi appena al Ferraris per il primo gol in Serie A contro il Crotone, sette i minuti impiegati per gonfiare nella notte nerazzurra di San Siro, otto quelli per firmare il 3-0 di Coppa contro il Foggia. Questa sera a David sono bastati meno di novanta secondi per dare il via al 4-1 finale di Marassi contro i ragazzi di Zdenek Zeman, per poi mettere la parola fine col secondo gol personale di giornata a fissare il risultato finale. Pescara ko, Sampdoria agli ottavi contro la Fiorentina il prossimo 13 dicembre.

Un gol velocissimo, uno da posizione defilata a sorprendere Pigliacelli, un assist e tanta voglia di mettersi in mostra, tra i protagonisti di giornata – di Ramirez e dell’ex Caprari gli altri gol del match – il polacchino col novantanove sulla schiena arrivato per non far rimpiangere Patrick Schick e diventare la nuova sorpresa blucerchiata: missione (ad oggi) compiuta, nonostante il pochissimo spazio trovato in campo dall’ex Lech Poznan, complice l’incredibile stato di forma degli insostituibili Quagliarella e Zapata. Pochi minuti in campo per David, sfruttati però come meglio non poteva: cambia lo stadio, non la sostanza. Quando entra David Kownacki la butta dentro. Subito! “Nel calcio a volte bastano pochi minuti, – così David dalla pancia del Ferraris a fine gara – io devo sempre farmi trovare pronto quando l’allenatore mi chiama in causa, questa è la cosa più importante”. Una storia che dalle parti di Genova è già stata raccontata: nastro che si riavvolge di un anno, ad essere arma letale maglia blucerchiata sulle spalle era lo ‘sconosciuto’ Patrik Schick, diventato protagonista dello scorso mercato.


Una storia nota, ambientata tra Torino, Milano e la capitale: maglia della Juventus indosso per qualche settimana, lunghissima corsa a due tra Inter e Roma, fino al blitz monegasco di Monchi e Baldissoni, decisivo per vestire Schick di giallorosso. Tutto mentre a Bogliasco per sostituirlo sbarcava un altro gioiellino, pronto a crescere ed esplodere maglia del Baciccia indosso: quel ragazzino con la faccia da bambino e lo zaino sulle spalle atterrato a Milano lo scorso dieci luglio. Gol dopo gol sempre meno sconosciuto e nuovo piccolo gioiellino di casa Samp: classe ’97, nazionalità polacca, arrivato dal Lech Poznan etichetta sulla schiena di nuovo Lewandowski, ed erede designato in blucerchiato di Patrik Schick: “Ma io sono Dawid Kownacki. Schick è fortissimo, Lewandowski è il centravanti più forte al mondo, è polacco come me, ma ripeto: io sono Kownacki e voglio che la gente mi conosca come Kownacki”.

Detto fatto, i tifosi hanno incominciato a conoscerlo e ad apprezzarlo solo come David. Giovanissimo, ma personalità da vendere e idee chiare per la nuova stellina polacca di casa Samp: subito in rete in Coppa Italia con il Foggia, gol lampo per la prima gioia in A sabato sera nella manita contro il Crotone. Altro centro davanti ad oltre cinquantamila persone a colorare la notte del Meazza. Nel mezzo, due doppiette con la Nazionale Under 21 della quale è capitano: la prima all’esordio della sua Polonia verso Euro 2019 contro la Georgia, la seconda nel tre a tre finale contro la Finlandia. Storie di gol, di prime volte e gol… lampo. L’ultimo stasera. Perché quando gioca David segna… subito. Un gol ogni trentasei minuti la media del ragazzo, per una storia che sa già di predestinato: con la faccia da bambino, sulle orme di Schick, etichetta del nuovo Lewandoski addosso:. Etichetta che “a 16 anni era dura da gestire, ma ora ho cambiato atteggiamento, sono cresciuto e ho imparato a ignorare quel che dice la gente. Ho ancora grandi sogni”. A tinte blucerchiate. Quelli di Speedy Kownacki, il Re ‘Mida’ polacco con il gol nel dna.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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